Sono i bracciali “tennis” tempestati di diamanti i “più amati dagli italiani” secondo l’ultimo sondaggio promosso dall’OMG, l’Osservatorio sul Mercato del Gioiello diretto dal trend-setter Silvestro Fiore.
Secondo l’inchiesta condotta su un campione di 1.000 intervistati – di età compresa tra i 30 e i 60 anni – sparsi lungo tutto lo Stivale, questo Natale, chi sceglierà di regalare preziosi, per il 63% opterà per il raffinato braccialetto realizzato con diamanti bianchi o neri (questi ultimi particolarmente apprezzati dai signori uomini). Una scelta che mette d’accordo dal Trentino alla Sicilia passando per il Lazio, ma anche giovani e persone più agée che in questo oggetto vedono confluire bellezza, glamour, eleganza e semplicità.
Secondi classificati, gli orecchini, a cerchio, chandelier o a bottoncino con pietre di colore, amatissimi al Nord (57%), ma graditi anche nel resto d’Italia.
Al Centro, secondo lo stesso sondaggio telefonico, spopolano i girocolli eternée, versione decollété del bracciale tennis, che si aggiudicano ben il 60% del gradimento.
Al Sud, invece, sbancano i solitari (52%) e le vere di diamanti (38%), tra i cadeaux decisamente più gettonati da regalare alla dolce metà.
Oro, sempre oro, fortissimamente oro, dunque. Ma anche diamanti e pietre di colore per i regali del prossimo Natale che puntano sì alla bellezza e all’effetto sorpresa, ma soprattutto – in periodo di crisi come quello che stiamo attraversando – mirano decisamente a durare nel tempo e all’investimento.
Pochi, ma preziosi, quindi, si preannunciano i cadeaux sotto l’albero destinati sia a ragazzi che ad adulti con gadget, accessori e capi di abbigliamento che lasciano sempre più spazio a bracciali, anelli, diamanti certificati, collier, solitari e chi più ne ha più ne metta.
Ad avvalorare questa tesi, un altro recente sondaggio promosso dall’OMG, dal quale emerge che il 43% degli intervistati ha deciso di acquistare gioielli da donare durante le prossime festività alla moglie, alla fidanzata, ad amici o a familiari snobbando regali più economici, ma futili. Prediligendo quindi doni duraturi che acquistano valore nel tempo a strenne “commerciali” della durata di una meteora.