A cura di Marco Loriga
Pochi e chiari i tratti per definire Bianca Gervasio: un “pugno d’acciaio in un guanto di velluto”, una determinazione ferrea. Ma soprattutto una spiccata sensibilità rivolta alla ricerca, ad un amore per lo stile, e una grande dolcezza d’animo che ti colpisce non appena la conosci…
Incontrare il direttore artistico di Mila Schon, uno tra i giovanissimi e piu’ talentuosi designer contemporanei non è semplice. Lei è schiva, quasi assente dagli happening della moda, riservata e totalmente dedita al suo lavoro, quello per una delle griffe che ha fatto e continua ad essere uno dei pilastri della storia della moda italiana.
A capo del marchio con il debutto sulla passerella nel febbraio 2008, e un background che l’ha vista presente negli anni anche ad Alta Roma, tra cui con una collezione di 20 capi esclusivi che portava il suo nome oltre che con il progetto “Reflection” fatto di outfit – di grande ricerca sartoriale – di maglia tessuto e pelle , la stilista ora racconta di sé e dei nuovi progetti della griffe.
In pochissime parole, può definire il nuovo percorso di Mila Schon, ma soprattutto, ci racconta come sta sviluppando la nuova identità della griffe? Il nuovo percorso Mila Schon si basa sul rispetto per la storia della griffe, sul rispetto per il lavoro della Sig.ra Mila Schon che con la semplicità strutturata sartorialmente ha vestito le donne più eleganti del mondo. Lo sviluppo della nuova identità della maison consiste nel rinfrescare le vestibilità, i volumi, rendendoli contemporanei, essenziali, geometrici ma meno spigolosi di prima, mantenendo però la stessa identica storica mano sartoriale.
Lei è alla guida di uno dei marchi, che hanno fatto la storia della moda italiana. Quale pensa sia il segreto, nella realizzazione di una collezione, per mantenere il giusto equilibrio tra tradizione, quel mood classico che è caratteristica della maison, e la ricerca e innovazione? Essere alla guida di un marchio storico così importante per la moda italiana, significa sia portare sulle spalle una grandissima responsabilità, sia avere una base importantissima sulla quale lavorare. La Maison Mila Schon ha un importante archivio storico di schizzi, fotografie e abiti d’epoca, a mio avviso l’ingrediente per mantenere il giusto equilibrio, sta nella capacità di mixare tagli classici con volumi nuovi, artigianalità e ricerca nei materiali e nuove lavorazioni. Ma il segreto vero sta soprattutto nella passione, la stessa che per anni ha caratterizzato chi ha portato avanti questo marchio e che nel mio piccolo, porto nel lavoro che faccio per costruire le collezioni giorno dopo giorno.