Il DNA della maison romana Fendi è racchiuso nella mostra itinerante FENDI: un Art Autre, un’esposizione che mette a nudo i valori intrinsechi del brand, la passione, l’artigianalità, le tecniche, la creatività celata dietro ad ogni pelliccia. E’ un viaggio a ritroso nel tempo dal 1925, anno di apertura del primo negozio di pelletteria, all’anno in cui Karl Lagerfeld (1965) rivoluzionò il concetto di pelliccia trasformando e modernizzando l’immagine di questo capo, fino a giungere ai giorni nostri con le nuove tecnologie e lavorazioni.
FENDI: un Art Autre |
La mostra itinerante, che ha come prima tappa l’Università delle Arti di Tokyo, è stata curata da Emanuela Nobile Mino e si articola in tre differenti sezioni: la prima è un’esperienza multi-sensoriale che utilizza il tatto e la vista per interpretare le qualità che hanno contribuito a rendere le pellicce Fendi sempre più sofisticate.
FENDI Mappamondo FUR |
La seconda sezione è dedicata ai capi-icona: 24 Fendi Furs create tra il 1970 e il 2013 che rappresentano lo stile e le evoluzioni tecniche della Maison nel corso di questi anni. Ad arricchire di straordinaria bellezza la sezione anche schizzi e lavorazioni.
Big Bang Fur Tablet |
Infine, la terza e ultima sezione, è dedicata alla musica composta per l’occasione da Flavia Lazzarini che accompagnerà i visitatori nell’universo Fendi. E.M.
sketch ASTUCCIO 1971 |