Aprile è il mese del design e molti brand di moda si lasciano “contagiare” dalla materia, entrando in empatia creativa con i designer. E’ il caso di Mantù che, con Gianni Osgnach, eclettico artista friulano, crea complementi d’arredo con resina e tessuto, unisce mondi differenti, ma vicinissimi tra loro. Pezzi unici, vasi e bracciali, in resina trasparente colorata con le fantasie e le sfumature dei tessuti che animano la collezione invernale.
Una collezione Autunno-Inverno 2013/14 che suggestiona, rimandando all’esperienza estetica di Mr. Brancusi, al rigore geometrico-architettonico del razionalismo novecentesco e al fascino sublime di Audrey Hepburn nel film “Sciarada“.
Morbidezze date dalla forma a uovo dei cappotti-caban con collo ampio e montante, stampe dinamiche che vedono protagonista il cerchio in tutte le sue declinazioni: macro, micro, all over, talvolta esagerato nelle dimensioni sino a perdere le tracce della sua identità e abiti bon ton in tessuti tecnici.
Gli anni Sessanta con i pantaloni effetto pigiama e il cappottino bon ton, è un capolavoro amarcord che riporta indietro all’eleganza degli anni Sessanta.
Declinato nel color panna ha un dettaglio caratteristico che ci ha fatto impazzire: il finto colletto tondo in rilievo, cucito. Estremamente chic! E.M.
Mantù Autunno-Inverno 2013/14 |
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