Frida Giannini, direttore creativo di Gucci, ha collaborato con il regista due volte Premio Oscar, Ron Howard, per ricreare le atmosfere glamour degli anni ’70 nel suo nuovo thriller RUSH.
Gucci per Cris Hemsworth |
Gucci per Olivia Wilde |
Questo film narra l’appassionante storia di due dei maggiori rivali mai esistiti nel mondo della Formula 1: il playboy inglese James Hunt, interpretato da Chris Hemsworth e del suo avversario, il metodico e geniale Niki Lauda, interpretato da Daniel Brühl.
Daniel Brühl nei panni di Niki Lauda con il Silverstone Heuer |
“Gli anni Settanta mi hanno sempre ispirato moltissimo ed è stato estremamente appassionante aiutare Ron Howard a disegnare il guardaroba per RUSH. E’ difficile pensare a una professione più affascinante del pilota di gare automobilistiche negli anni Settanta. Lo stile di James Hunt è caratterizzato da una sensualità selvaggia, perfettamente resa da Chris Hemsworth con gli outfit che evocano quegli anni. Allo stesso modo, lo stile di Suzy Miller, interpretata da Olivia Wilde, è l’essenza di Gucci in quanto riesce a catturare l’allure sensuale unito all’innocente naturalezza che ha definito lo stile dell’epoca“, ha dichiarato Frida Giannini.
Carrera per RUSH |
Non solo Gucci. Anche l’azienda Safilo ha collaborato a ricreare quelle atmosfere anni ’70 molto iconiche, con il leggendario occhiale Carrera 80 indossato dal pilota austriaco Niki Lauda (Daniel Brühl) e il modello Carrera Speedway per James Hunt (Chris Hemsworth).
Carrera per RUSH |
Per ricreare l’adrenalina e il fascino delle corse, non si poteva che fare affidamento ad uno dei partner Ferrari proprio durante gli Anni Settanta. Stiamo parlando di Tag Heuer, che ha fornito strumenti di cronometraggio originali degli anni Settanta, come il cronografo Silverstone Heuer indossato da Niki Lauda, oppure il Carrera Heuer Full Gold al polso di James Hunt.
Tag Heuer sponsor della Ferrari negli Anni Settanta |
Il film arriverà nelle sale italiane il 19 settembre. F.A.
|
Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter di FASHION TIMES
|