E’ la protagonista della copertina del numero di febbraio/marzo della rivista Wonderland. Emma Watson, 23 anni, diventata famosa con il ruolo di Hermione nella saga di Harry Potter e in seguito con “Noi siamo infinito” e “Bling Ring“. L’attrice inglese, che a maggio si laureerà al Brown University, tornerà sul grande schermo ad aprile nel film “Noah” di Darren Aronofsky accanto a Russell Crowe, Jennifer Connelly e Anthony Hopkins.
Una tutto fare, cresciuto sotto gli occhi di tutti, ma riuscita a mantenere una vita al quanto normale, studiando e cercando di rimanere con i piedi per terra. Non ama le grandi feste, si sente a disagio quando deve intrattenere una conversazione, e spesso scappa in bagno per un momento di pausa nei grandi party ai quali è obbligata a partecipare.
Parlando del passaggio tra l’ambiente protetto in cui è cresciuta con Harry Potter al dover affrontare nuove esperienze, racconta: “Volevo una nuova esperienza. Mi piaceva il fatto di non conoscere nessuno. Era eccitante, e mi sentivo come se stessi sbocciando da sola in modo del tutto nuovo. Ma c’è questa cosa chiamata Sophomore Slump, che è un fenomeno noto e riconosciuto, anche se non ne avevo mai sentito parlare. Mi ha preso alla sprovvista. Il primo anno all’università, tutto è nuovo ed eccitante. Non ti rendi conto che non hai più il sostegno di casa e tutti i tuoi punti di riferimento che ti hanno aiutata fino ad ora. Dopo il primo anno, quando l’adrenalina scompare, ti ritrovi in caduta libera, un crollo. E’ quello che mi è successo alla fine del terzo trimestre. Tutto mi sembrava strano e confuso“.
Da questa esperienza Emma ha imparato a prendersi cura di sé, a stare sola e a gestire lo stress. Si è resa conto di non poter fare tutto nello stesso momento e di aver bisogno di prendere delle pause. Ed è così che ha iniziato ad interessarsi alla meditazione e allo yoga, sviluppando rituali prima di andare a dormire.
Se volete legere tutta l’intervista cliccate qui. A.R.