Il cognome è una garanzia e forse per questo Bruno, nipote della leggenda della Formula 1, Ayrton Senna – scomparso in quel maledetto 1° maggio 1994 sulla pista del Gran Premio di Imola -, ha deciso di vivere una vita ad alta velocità.
Bruno corre nel nuovo mondiale FIA Formula E, primo campionato di Formula 1 con vetture elettriche. Classe 1983, fece il suo esordio in Formula 1 nel 2010, alla guida della F110 della HRT, per poi passare l’anno seguente in Renault e successivamente alla Williams, dove nel 2012, chiuse 16° in classifica generale con 31 punti.
Per presentare Bruno basterebbe citare una frase di suo zio, Ayrton, che nel 1993 dichiarò: “Se pensate che io sia bravo, aspettate di vedere mio nipote e capirete realmente quanto sono bravo“.
Una passione inarrestabile per la velocità, tracciata in modo indelebile nel DNA di questo ragazzo, così carismatico da non mettere mai in discussione la sua volontà di correre, nemmeno quando, un anno dopo la scomparsa di Ayrton Senna, anche suo padre morì in un incidente stradale.
Per queste ragioni e per il modo in cui Bruno ha affrontato questi “colpi” della vita, e per come fronteggia ogni gara, Bruno rappresenta il giusto legame tra passato, presente e futuro. La personalità giusta per entrare nel “Dream Team” di TAG Heuer.
A dare il benvenuto al 31enne Bruno, come spesso avviene, è uno della vecchia guardia del team TAG Heuer, l’attore hollywoodiano Patrick Dempsey, diventato celebre grazie al personaggio del Dr. Derek Shepherd della serie di successo “Grey’s Anatomy”.
Se andiamo a curiosare sulla sua pagina di Wikipedia, nella presentazione di Patrick, leggiamo “è un attore e pilota automobilistico statunitense”. Patrick si divide tra la vita di attore e quella di polita, alla guida della sua monoposto del Team Demspey Racing, insieme al brasiliano Felipe Nasr.