Gli dei esistono e stanno colonizzando la terra. Uno di loro è il dio dei tatuaggi e delle imprese impossibili, persino Zeus ne è geloso, forse ha paura che la sua Giunone si possa innamorare (come se i due non si fossero messi abbastanza corna).

Immortale, invincibile, con il corpo di Adone e il volto da fratello di George Clooney, il padre non biologico di Mariano di Vaio (per scherzo, s’intende), Gianluca Vacchi ne ha appena fatta un’altra.

E la tal cosa non è certo uno scoop, dato che ne inventa una al minuto. No, non ha guidato un’altra Vespa sott’acqua, non ha fatto l’ennesimo salto triplo-carpiato-con-quadruplo-avvitamento dalla sua modestissima barca, e non ha guidato nemmeno un’altra moto senza scarpe, senza casco, con i piedi sulla sella e le mani in alto. Guardare il suo profilo Instagram per credere, che tra l’altro da più dipendenza di Beautiful.

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Stavolta il “re dell’Enjoy” (e non intendo il servizio di car sharing di Milano, perché Gianluca va in moto, a cavallo, in barca o in aereo), ha fatto delle magliette.

E per quale brand più azzeccato se non Happiness, che rispecchia esattamente il lifestyle di Vacchi, il “dandy-tamarro” superuomo simpatico e sempre felice. Oddio, anche io lo sarei se facessi la sua vita, tra una casa al mare da premio Oscar, e una in montagna da songo-ad-occhi-aperti.

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La capsule collection GV for Happiness evoca quel mondo di moralisti benpensanti, che scartano l’indifferenza e la noia, agiscono sulle passioni, demoliscono le mura degli stereotipi e svelano insieme la loro comune missione, la joie de vivre, la libera espressione del proprio io.

Poi se per stereotipo s’intende anche l’andare in moto con il casco avrei due paroline da spendere, dato che il Sovrano dei Tatuaggi non appare mai con un elmetto in capo. Le maglie ritraggono dei mezzi busti di Vacchi, che incredibile ma vero, non sono ignudi, ma agghindati di giacca e camicia. Questo sì che è uno scoop.

Il felice (bè, ovvio) imprenditore presenterà la sua capsule a Pitti Uomo, in scena a Firenze. E adesso il grande quesito è solo uno: cosa farà Gianluca Vacchi? Uno spettacolo di danza con leoni sciolti e cerchi infuocati? Dimostrazione fisica di sollevamento pesi con due moto attaccate al bilanciere? Camminerà sulle acque di una piscina artificiale costruita per l’occasione, mostrando bicipiti e contro-bicipiti da paura? Siamo pronti a tutto, perché tanto Gianluca Vacchi è onnipotente e immortale. Quasi quasi gli chiedo di portarmi un sacchettino d’ambrosia dall’Olimpo.

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