Sbarca al cinema questa settimana il nuovo film di Neill Blomkamp noto per la regia di “District 9” ed “Elysium”.
Nel cast Dev Patel, Sigourney Weaver, Hugh Jackman, Sharlto Copley, Jose Pablo Cantillo, Anderson Cooper, Jason Cope, Kevin Otto, Chris Shields e Robert Hobbs.
In un prossimo futuro, a sorvegliare sul crimine c’è una forza di polizia oppressiva meccanizzata. Quando un poliziotto droide, Chappie, viene rubato e riprogrammato, si trasforma nel primo robot con la capacità di pensare autonomamente.
Quando forze potenti e distruttive cominciano a vedere Chappie come un pericolo per l’umanità e l’ordine, non si fermeranno davanti a nulla per mantenere lo status quo e garantire che Chappie sia l’ultimo della sua specie.
Nei suoi film District 9 e Elysium, il regista Neill Blomkamp ha invitato il pubblico ad immaginare il nostro mondo in una veste diversa. In quei film, Blomkamp ha unito azione, ritmo e coscienza sociale, rendendo entrambi i film indimenticabili. Nel suo nuovo film, Humandroid, Blomkamp tenta di ripetere l’impresa.
Ambientato soltanto a pochi anni di distanza dalla nostra attualità, il mondo è sotto il controllo di droidi della polizia autonomi, chiamati Scouts. “Con loro ci si può ragionare, ma non ci puoi negoziare, non li puoi comandare”, dice Blomkamp.
Con l’intera città sotto la cosiddetta “protezione” dei droidi poliziotti, arriva sulla scena una creazione interamente nuova Chappie, il primo robot dotato di libero arbitrio che prova emozioni. Anch’esso, a sua volta poliziotto, Chappie viene rapito e programmato per una serie di scopi diversi. Ci sono persone, come Vincent Moore (Hugh Jackman), che vedono il robot pensante come la fine della razza umana, dopo tutto, se una macchina riesce a pensare, a cosa potrebbe servirgli un umano? Ma ci sono altre persone, come il creatore di Chappie ad esempio, Deon Wilson (Dev Patel), che vedono Chappie come una forma di vita che vive e respira – oltre che come ultima speranza per l’umanità, anche se non si sta parlando di un umano.
“L’idea era di trovare qualcosa di inumano come un robot – in special modo un robot poliziotto – e dotarlo di caratteristiche umane, al punto di farlo diventare più emotivo degli stessi personaggi umani del film”, dice Blomkamp.
“Quello è il punto nevralgico dell’ironia del film – un droide poliziotto che diventa senziente e inizia a mostrare caratteristiche che sono più morali, etiche e coscienziose rispetto a quanto tendano a fare gli esseri umani”.
Nel film Blomkamp racconta la storia di un giovane dalla mente suggestionabile – il robot Chappie – che viene cresciuto all’ombra di improbabili influenze. “Chappie viene trascinato ben presto nello squallido mondo della malavita di Jo’burg, cresciuto da due genitori – uno buono e l’altro cattivo”, dice Blomkamp.
Da qui in poi, Chappie si troverà a dover scegliere tra due forze potenti – e quando queste forze si affronteranno, una città intera si troverà a camminare in bilico su una corda.
Crediti: Facebook Humandroid