Se siete passati per il centro di Milano in questi primi giorni di maggio di sicuro avrete notato un elemento nuovo e alquanto bizzarro in piazza Duomo: una mela verde fatta di erba alta 8 metri e larga 7!
Bene, non è uno scherzo o la promozione di chissà quale nuovo programma o prodotto ma un’opera d’arte povera/contemporanea del maestro Michelangelo Pistoletto, intitolata “Terzo Paradiso – La Mela Reintegrata”.
Si tratta senza dubbio un’installazione dal potente impatto visivo ed emotivo – realizzata in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano, con il Patrocinio e il sostegno del Comune di Milano e il Patrocinio di Expo 2015 – costituita da una struttura metallica rivestita da un tappeto di erba naturale e con un “morso” sulla sommità, “reintegrato” appunto grazie a una cucitura anch’essa di metallo.
Questa mela straordinaria, che resterà davanti alla cattedrale milanese fino al 20 Maggio, rappresenta un nuovo tassello di un più ampio progetto che l’artista ha avviato oltre dieci anni fa: il “Terzo Paradiso”. Il luogo, cioè, dove natura e artificio s’intrecciano senza scontrarsi, ma vivono in armonia.
Così spiega Michelangelo Pistoletto: “Il simbolo della mela attraversa tutta la storia che abbiamo alle spalle, partendo dal morso, che rappresenta il distacco del genere umano dalla Natura e l’origine del mondo artificiale che si è sviluppato fino a raggiungere le dimensioni totalizzanti di oggi. La mela reintegrata rappresenta l’entrata in una nuova era nella quale mondo artificiale e mondo naturale si ricongiungono producendo un nuovo equilibrio planetario. Il Terzo Paradiso mira alla ri-conciliazione tra polarità diverse come natura e artificio e si può realizzare solo attraverso l’assunzione della responsabilità sociale collettiva”.
La Mela Reintegrata dopo l’esposizione in Piazza del Duomo, verrà poi donata da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto alla città di Milano e sarà collocata definitivamente in Piazza Duca D’Aosta (Stazione Centrale).
“Quest’opera – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno – conferma quanto per Milano sia importante far tornare l’arte protagonista del panorama urbano, come occasione di riflessione e di crescita culturale“.