Resta avvolta nel mistero la morte di Bobbi Kristina Brown, giovane ragazza di 22 anni famosa per essere la figlia di una delle cantanti più celebri del secolo: Whitney Houston.
“Finalmente è in pace tra le braccia di Dio”, queste le uniche parole rilasciate dalla famiglia. Bobbi Kristina ha messo fine ad un’agonia che durava dallo scorso gennaio, con un coma profondo dal giorno in cui era stata trovata priva di sensi nel suo bagno.
Si è parlato di droga e di alcol. Forse troppo presto. Perché le cause della morte della giovane ragazza forse sono da ricercare altrove. Sembra che dentro Bobbi ci fosse un’ossessione più grande di tutte queste dipendenze. La morte della madre nel 2012 all’età di 48 anni. Whitney Houston fu ritrovata priva di sensi a Beverly Hills, nella vasca da bagno di un albergo.
Da quel giorno per Bobbi non c’è stata pace. Un malessere continuo che ha abbandonato la giovane ragazza nei soliti problemi: alcol e droga. Per cercare forse di diventare invisibile ad un mondo che non riconosceva più. Non riuscì nemmeno a trovare rifugio tra le braccia del suo compagno Nick Gordon, ma riuscì, suo malgrado, a scoprire solo il lato oscure di quell’uomo.
In un’intervista rilasciata a un magazine americano, uno dei migliori amici di Bobbi, Alex Reid, dichiarò che Nick la picchiava e lei non sapesse più a chi rivolgersi. Era molto sconvolta dalla situazione.
Una relazione da cui era diventata tolamente dipendente. Peggio di qualsiasi droga. E di cui non riusciva a liberarsi. L’amico Alex Reid non si da pace e punta il dito proprio contro la famiglia per averla abbandonata tra le braccia di quell’uomo, che secondo Alex ha segnato il declino di Bobbi.
La verità difficilmente verrà a galla. Quello che è certo è che Bobbi non c’è più. Possiamo solo sperare che ora stia riabbracciando sua mamma. Questa sì che sarebbe una bella immagine.