Il genio di Leonardo da Vinci non smette mai di sorprenderci e questa nuova scoperta, che in parte dobbiamo grazie all’Expo, ne è la conferma. Una vigna, quella originale del 1500, nel mezzo di Milano! Ma andiamo per passi.
Come noto, nel 1495 Ludovico il Moro assegna a Leonardo da Vinci l’incarico di dipingere un’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie (il famoso affresco del Cenacolo).
Nel 1498, Ludovico concede a Leonardo – forse come dono proprio per l’opera immensa che aveva dipinto – la proprietà di una vigna di circa 16 pertiche: s’intende una vigna di forma grosso modo rettangolare, larga 60 metri e profonda 175 metri, estesa quindi per poco più di un ettaro.
Leonardo, che veniva da una famiglia di vignaioli, negli anni a venire difese e mantenne ad ogni costo questa vigna che oggi rinasce nel rispetto dei filari e del vitigno originari.
La vigna di Leonardo da Vinci si trovava in mezzo ai campi, in fondo all’attuale giardino della Casa degli Atellani, oggi di proprietà privata.
Conservandone la magia, nel corso del Novecento la casa è stata trasformata dall’architetto Piero Portaluppi, massimo protagonista dell’architettura milanese. Con l’aiuto di due istituzioni primarie come l’Università di scienze agrarie di Milano e Confagricoltura, in occasione di Expo 2015 la fondazione Portaluppi e i proprietari della casa hanno deciso di ripiantare la vigna di Leonardo da Vinci e di aprire la casa e il giardino degli Atellani al pubblico. Un vero e proprio tesoro nascosto che inaspettatamente si rivela in corso Magenta, a due passi proprio dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Scavando nel guardino della villa sono stati ritrovati e riportati alla luce i camminamenti di quei filari e lo strato del terreno è stato preparato ad accogliere il nuovo impianto della nuova vite. Perché la vigna rinascesse era però necessario scoprire, nel modo più accurato possibile, quale fosse il vitigno coltivato da Leonardo.
Gli studiosi dell’Università di Milano hanno analizzato in laboratorio alcuni campioni di materiale organico isolati durante gli scavi, e combinando le analisi condotte sui campioni è stato possibile ricostruire il profilo genetico completo del vitigno: il vitigno di Leonardo è una Malvasia di Candia Aromatica.
Tanti gli studiosi, le associazioni e gli enti che hanno permesso tutto questo: la Fondazione Portaluppi, gli attuali proprietari di casa degli Atellani, l’enologo Luca Maroni, la genetista Serena Imazio, il professor Attilio Scienza (massimo esperto del DNA della vite), la Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università di Milano, il Comune di Milano e l’Expo.
Nessun’altra moderna metropoli mondiale ha nel proprio centro tracce documentate di un vigneto di quell’epoca lontana. E qui si tratta del vigneto caro, anzi carissimo, di uno dei maggiori geni mai vissuti, che citò quel podere anche nel suo testamento.
A Milano si sta rivelando un successo turistico superiore alle aspettative, “con picchi di 500 visitatori nei week end“: lo ha detto il direttore del progetto, Piero Maranghi. “Il numero di visitatori si attesta stabilmente sopra una media di 100 persone al giorno, ma l’obiettivo è di arrivare a 350“. Il direttore della vigna ha annunciato che presto verranno introdotte audioguide per bambini per “aumentare il tasso di gradimento della visita anche delle famiglie“. Inoltre, ha spiegato Maranghi, “proveremo a rendere la visita più intensa regalando ai visitatori l’esperienza del Cenacolo, tramite una video proiezione e tecniche ad alta definizione”.
Info:
Dove _ Corso Magenta 65 – Milano
Come _ La visita prevede un percorso in 7 tappe con l’ausilio di un audio guida in 10 lingue e di pannelli descrittivi lungo il percorso. La visita dura 30 minuti circa e sono previsti gruppi di massimo 25 persone ogni 15 minuti.
Quando _ Lunedì – Domenica dalle 9.00 alle 18.00 (per ora l’apertura è prevista fino a fine Expo)
Quanto _ 10euro
“Arte Horto” è un’altra iniziativa legata a “EXPO in città” che dà la possibilità di osservare un’opera d’arte da un punto di vista atipico: quello botanico.
Ammirare quindi la bellezza del mondo vegetale rappresentato nei dipinti e ritrovarla nelle stesse piante all’interno di un Orto Botanico, in questo caso specifico quello storico della Pinacoteca di Brera di Milano.
Museo di statura internazionale, che espone oggi una delle più celebri raccolte in Italia di pittura, specializzata in pittura veneta e lombarda, con importanti pezzi di altre scuole. Custodisce capolavori assoluti del Novecento ed è da considerare uno dei maggiori musei statali italiani.
L’Orto Botanico di Brera, istituito nel 1774 con finalità didattico-scientifiche per gli studenti di medicina e farmacia da Maria Teresa d’Austria, è un giardino storico situato all’interno di Palazzo Brera, un’incantevole e suggestiva isola verde dedicata alla ricerca e alla didattica, nel pieno centro di Milano. Splendido museo all’aperto, l’Orto Botanico oggi è un luogo ideale per imparare a conoscere le piante, scoprendo uno spettacolo diverso in ogni stagione.
Il percorso “Arte Horto”, voluto da Aboca – azienda specializzata in prodotti naturali – in collaborazione con la Pinacoteca, è un viaggio unico tra arte e natura per riscoprire attraverso la bellezza di opere e piante l’intimo legame tra uomo e natura.
Un viaggio fra 17 opere d’arte da guardare con occhi nuovi per scoprire dettagli che nascondono simboli, leggende e storie davvero interessanti. Ma anche un itinerario per conoscere le proprietà medicinali di altrettante piante che per l’occasione sono state esposte in vaso fra gli alberi centenari dell’Orto botanico. La visita è accompagnata da un libretto realizzato ad hoc dove ogni quadro viene abbinato a una pianta.
Info:
Dove _ Pinacoteca di Brera – Via Brera, 28 Milano
Quando _ Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì, Domenica 8.30 – 19.15 Sabato 8.30 – 23.00
Chiuso: tutti i Lunedì
Quanto _ 10euro
E per chiudere il tour botanico in giro per Milano vi consiglio di non perdere la rassegna “A seminar la Buona Pianta”, dal 14 al 20 settembre.
Una settimana ricchissima di appuntamenti, con tanti ospiti dal mondo delle istituzioni, della cultura e dello spettacolo e tante attività di info-intrattenimento alla ricerca della buona pianta anche in città. Corsi, incontri, spettacoli e passeggiate a tema saranno il corollario della manifestazione:
I corsi saranno da lunedì 14 a giovedì 17 settembre e si divideranno in:
– Orto Botanico di Brera
– Corso di fitoterapia
– Introduzione alla fitoterapia
– Corso di acquerello botanico – La pittura botanica da rappresentazione ad arte
– Workshops di Green Knitting – Corsi di maglia e crochet sul piante e natura
Gli incontri e gli spettacoli saranno venerdì 18 e sabato 19 settembre presso il Palazzo di Brera nella Sala Napoleonica. Interpreti di grandi rilievo come Claudio Bisio, Lella Costa, Filippo Timi, e tanti nomi della cultura come Michele Serra e Roberto Vecchioni, ed esperti del settore quali il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina.
La conclusione sarà la Passeggiata Botanica domenica 20 Settembre, dove si camminerà per la città alla scoperta della buona pianta tra arte, musica e parole – QUI la mappa.
Se poi vorrete condividere le immagini di relazione tra natura, uomo e città con l’hashtag #labuonapianta, potrete vincere una “sorpresa di natura e salute”.
Info:
Dove _ in giro per il centro città
Quando _ dal 14 al 20 settembre
Quanto _ gratis