La colazione per i tedeschi è un momemto della vita che, fosse per loro, non finirebbe mai. La tavola è imbandita da panini (tantissimi), salumi di ogni genere, briosche, burro, marmellate di ogni tipo, caffé (acqua color caffé), latte, formaggi e uova strapazzate. La sognavamo così, e invece nel baretto consigliatosi dalla vecchina di Stuttgart, troviamo personale antipatico e schivo, e un menu colazione molto più basilare. Ci accontentiamo di qualche uova strapazzata e di qualche panino con la marmellata. Ci laviamo la bocca con una bella sorsata d’acqua per togliere il sapore di quello che chiamano caffé e ci mettiamo in viaggio verso Strasburgo.
Siamo sempre senza navigatore e uscire dalle città è la cosa più difficile. Una volta entrati in autostrada non ci ferma più nessuno. Ci svegliamo con un vero caffé illy issimo e viaggiamo a velocità media di 130 km/h in direzione Karlsruhe, da dove poi imboccheremo lo svincolo per la Francia.
Ad aspettarci gli zii della mia compagna. Marc e Lucie: due persone meravigliose. Vengono a prenderci a Kehl e ci accompagnano fino a casa loro, dove ci aspetta un vero pranzetto francese: salsicce fini e lunghe, salsicce grosse e bianche, insalata di pomodori, insalata di cetrioli e insalata verde, il tutto accompagnato da vino della Provenza.
Visitiamo Strasburgo ed effettivamente ricorda molto le città tedesche. L’infuenza germanica è molto forte. Rimaniamo impressionati dalla grandezza del Parlamento Europeo e dalla quantità di fiori che adornano la città sui ponti e a fare da cornice ai canali.
Il tempo è poco. Per Bochum mancano ancora 450 km e vogliamo raggiungere la nostra meta prima che cali il sole. Marc ci consiglia di non prendere l’autostrada più ovvia “è noiosa, è sempre dritta”. Evitiamo la strada per Colonia e una volta giunti a Francoforte viriamo per Dortmund.
Imbocchiamo una strada a due corsie, alberata e avvolta da colline e rialzi, con panorami mozzafiato. Guidare e non distrarsi è difficile, soprattutto riuscire a mantenere il limite di velocità. Risolvo il problema impostando il controllo di velocità. La nostra Hyundai i20 ne sa una più del diavolo. Imposto un limite a 130 km/h e stacco il piede dal pedale dell’acceleratore. Mi rilasso, osservo il panorama qualche volta in più e l’auto ci porta fino a Bochum.
Ci accorgiamo immediatamente che qui sì, fa freddo. Per fortuna che prima di partire abbiamo fatto scorta di felpe e giacche autunnali e soprattutto di calze per i nostri piedini. Rigorosamente firmate Gallo. Il nostro italian style deve seguirci ovunque.
Dopo due giorni di guida. Oltre 1.000 Km in due giorni e 7 tappe, domani ci riposeremo un po’ di più, dando priorità agli aspetti gastronomici della regione della Ruhr.