Una favola moderna che vuole ribaltare i codici. Un cortometraggio pieno di poesia realizzato da una grande, grandissima artista, splendida e dinamica ottantenne vincitrice, quest’anno, della Palma d’Oro a Cannes: Agnès Varda.
Per un nuovo corto dedicato alla femminilità nel XXI secolo, ci voleva lo sguardo di una donna con la D maiuscola. Miu Miu la ha scelto bene eccome: si tratta di Agnès Varda, precorritrice della Nouvelle Vague del cinema francese, immensa artista.
Per Miu Miu Women’s Tales, la regista firma “Les 3 Boutons”, definita un’antifiaba moderna. Un film che ribalta i codici e dipinge la storia di una giovane sognatrice realista, che ambisce ad una vita concreta, alla realizzazione di sé stessa al di là di tutto.
Jasmine (interpretata da Jasmine Thiré), giovane quattordicenne, interrotta dal postino, durante la mungitura delle capre. Questo, per consegnarle un abito da sogno, che esce, maestoso, gigante, fluttuante, dal pacco.
Ed è indossandolo che la giovane Jasmine partirà in un magico viaggio alla ricerca, alla riscoperta di se stessa. Un viaggio pieno di sogni e progetti per il futuro. Una “anti-Cenerentola” che vuole confidare il suo destino allo studio e l’istruzione, piuttosto che ad una scarpa o un abito, anche se da sogno.
“Ho visto immediatamente la contrapposizione tra vita di campagna e alta moda”, spiega Varda. “L’elemento più minimale, il più essenziale è il bottone. 3…2…1… via!”