Finalmente Steve Aoki ha fatto tappa anche a Milano con il suo show per presentare il suo ultimo album Neon Future I e la sua recente riedizione in versione deluxe Neon Future II con nuovi inediti. Sabato 12 settembre l’Estathé Market Sound, lo spazio a sud-est di Milano creato in occasione in occasione di Expo 2015 e destinato a concerti e divertimento, si è trasformato in un’isola felice dove ha avuto luogo un concerto di rarità assoluta nel capoluogo meneghino (e in Italia in generale).
Migliaia le persone presenti allo spettacolo di Steve Aoki, il dj e produttore americano di origini giapponesi, che nel corso degli ultimi anni è riuscito a diventare uno dei massimi esponenti dell’EDM e ad ottenere nel 2013 anche una nomination ai Grammy Award nella categoria “Best Dance/Electronica Album” con il lavoro in sudio Wonderland.
I suoi dj set sono tra quelli più attesi durante i più importanti festival di tutto il mondo (Tomorrowland, Ultra Music Festival, Stereosonic…) e anche a Milano Aoki non ha deluso i suoi fan e li ha deliziati con uno show di oltre due ore.
Un viaggio tra i suoi singoli più famosi, da “Pursuit of happiness” a “Boneless”, passando attraverso i remix di evergreen come “Wonderwall” degli Oasis e “Fix you” dei Coldplay, fino ai pezzi recenti “Born to get wild” e “The power of now”. E per la gioia dei presenti non sono mancati i momenti di puro intrattenimento, che hanno reso celebri i dj set di Steve Aoki e che li hanno resi dei veri e propri dj show.
Aoki comincia il suo concerto con un’esplosione di beats puramente elettro-dance che si susseguono per sessanta minuti senza interruzione e che fanno scatenare il pubblico. La prima ora scivola via così, con il pubblico che canta e salta a tempo di musica. Ed è proprio quando meno te lo aspetti che Aoki scende dalla consolle, prende qualche bottiglia di champagne, si avvicina alle prime file, le agita una ad una, le stappa e le fa esplodere sul pubblico. Ecco servite le famose “champagne showers”, vere e proprie docce di spumante sui più fortunati!
A quel punto, con la folla ancora in delirio e in parte bagnata, Aoki fa salire sul palco un gruppo di ragazze, che fino a quel momento avevano sventolato in aria un cartellone con il suo nome, e le invita a passare qualche minuto dietro la consolle con lui (wow!). Le ragazze scattano foto, fanno video ed incitano gli spettatori. Tutto questo non poteva essere poi che essere immortalato con un selfie con il pubblico come sfondo.
Scattata la foto, Aoki ritorna ai comandi della consolle e dà inizio alla seconda parte dello spettacolo, dove il dj americano mostra ancora di più la parte folle e ironica del personaggio.
Infatti, neanche il tempo di riprendersi con qualche canzone ed ecco che Aoki si sfila la t-shirt, si lega i capelli e fa partire il momento “cake face”, ovvero il lancio delle torte in faccia ai fan. I primi ad essere colpiti sono i ragazzi vicino alla transenna di sicurezza, dopodiché Aoki comincia a lanciare una torta via l’altra il più lontano possibile al grido di CAKE ME! Il risultato? Il pubblico delle prime file si ritrova totalmente ricoperta di panna e pan di spagna e allo stesso tempo felice e in visibilio.
Adesso è arrivato il momento di far sorridere il pubblico e Aoki, tra una pezzo dance e l’altro, inserisce la canzone The circle of life del cartone disneyano “Il Re leone” con tanto di video proiettato sullo schermo. E non finisce qui. Passa qualche minuto e sullo schermo appare l’estratto del film “Titanic” dove i personaggi, Jack e Rose, sono sulla prua della nave con la canzone My heart will go on di Céline Dion in sottofondo. Tutto normale e banale penserete, ma Aoki aggiunge del suo e sulle facce di entrambe i protagonisti appare il volto di Aoki stesso con tanto di sguardi languidi. Eccovi servito lo Steve Aoki più demenziale!
Lo show sta per volgere al termine, ma Steve riesce a sorprendere ancora una volta: sfodera due pistole a vapore ed inizia a “vaporizzare” il pubblico, dopodiché prende il microfono in mano e urlando “Who want a selfie?” cerca tra i presenti altri fan da invitare sul palco per l’ultima foto della serata. Ecco che altri cinque prescelti vengono aiutati dalla security a scavalcare la transenna e a salire sul palco. I ragazzi si stringono intorno ad Aoki che scatta la foto, saluta tutti e conclude definitivamente il suo show.
Niente da aggiungere, due ore di pura energia e divertimento in perfetto stile aokiano che invitano a sperare che concerti di questo genere (vedi anche Martin Garrix e Skrillex, che si sono esibiti a Milano nei mesi precedenti) non si esauriscano con la fine dell’Esposizione Universale, ma anzi che questo sia solo l’inizio.
PS: adesso posso rivelarvi che tra gli ultimi fortunati a salire sul palco c’ero anch’io e che incontrare e abbracciare Steve Aoki è stato un po’ come ritrovarsi in un mondo a parte.