Il noto brand fashion Belstaff vince la battaglia legale discussa nei tribunali contro la contraffazione on line: la sentenza impone un risarcimento di oltre 42 milioni di dollari.
Il marchio, impegnato da anni in un programma di protezione della proprietà, ha richiesto il supporto di MarkMonitor per garantire la protezione del brand on line.
Il programma è stato realizzato per verificare la totalità dei prodotti venduti tramite web con l’obiettivo di individuare tutti i venditori di articoli a nome Belstaff (oltre 676 siti illegali) che presentavano merce contraffatta.
La responsabile legale di Belstaff, Elena Mauri, commenta: “Siamo molto soddisfatti dei risultati della sentenza. Ci sono altri marchi di alto profilo del lusso che hanno approfittato della legge statunitense sulla contraffazione, tuttavia riteniamo che il nostro caso abbia posto un livello ancora più altro a causa del numero senza precedenti di siti che sono stati chiusi in un colpo solo. L’intero processo legale ha richiesto meno di quattro mesi e nessuno dei primi 20 siti citati nel caso è ancora in funzione. Certamente noi non esiteremo a intraprendere ancora questa via legale in futuro, e continueremo ad adottare un approccio di tolleranza zero per qualsiasi ulteriore comportamento illecito sulla contraffazione”.
Gaving Haig, Amministratore Delegato di Belstaff afferma: “In Belstaff l’e-commerce è diventato un fattore chiave importante per la crescita del nostro brand. Tuttavia, insieme all’evidente beneficio di avventurarsi nel mercato on line, eravamo consapevoli del potenziale impatto negativo della contraffazione. Fin dall’inizio, siamo stati determinati a impedire che i nostri clienti cadessero vittime dei contraffattori, vogliamo fare tutto quanto è in nostro potere per proteggere la nostra fedele clientela e il nostro patrimonio guadagnato duramente negli ultimi 91 anni”.