I figli possono davvero capitare “a caso”? Da un punto di vista “tecnico”, certo… eccome. Io penso invece che non sia tutto proprio così. E che dietro all’arrivo di un figlio, ci sia ben altro.
Io sono ansiosa e talvolta un po’ “psicopatica”. Parlo di me come persona. Io, mamma o non. Certo, il mio diventare madre mi avrà sicuramente fatto accentuare certi lati del mio carattere (non sempre i migliori) ma la maternità, per quanto magica e sconvolgente, non ti sconvolge mica (la ripetizione ci stava).
Noi quest’anno stiamo affrontando il nostro primo “back to school” affettuosamente ribattezzato “go to school” (d’altronde ci andiamo per la primissima volta).
Io, in quanto mamma, lo sto affrontando portando avanti una gravidanza, ormai giunta al termine. Una situazione che non mi ha di certo aiutato a vivere questa situazione con serenità.
Il primo giorno è andato benone. Il secondo pure. La settimana? Liscia come l’olio. “Prima o poi avrà la crisi” mi dicono tutti “la fanno tutti i bambini”. E io ci penso ogni santo giorno.
Oggi ore 16.00. Mi preparo con ansia ad andare a prenderla all’asilo, dove, per la prima volta, è rimasta la giornata intera, NANNA COMPRESA. Anche se, di solito, si rifiuta di dormire.
Ci vado di corsa, timorosa, e con qualche contrazioni in più rispetto al solito. Sbircio velocemente nell’aula. Mi vede. Le si illumina il viso e corre da me. Mentre mi aspetto il pianto consolatorio lei ride con gli occhi illuminati di felicità: “Mamma, ho dormito! Ho dormito! E’ stato bello!!!”
Saranno gli ormoni (forse) ma non credo. Credo che nulla arrivi per caso. Credo che lei fosse la bambina perfetta per atterrare da noi. Noi che ancora non avevamo una casa. Noi che all’epoca non vivevamo insieme. La convivenza per una coppia è una tappa mica da ridere. Se ci metti un mutuo e un bimbo allo stesso tempo, rischi grosso.
Invece è arrivata lei. Lei che si è attaccata subito al seno. Lei che faceva le sue notti fin dalla seconda settimana. Lei che si addormenta da sola nel lettino. Lei che ci ha semplicemente reso tutto così semplice.
Che il maschietto in arrivo sia un futuro Attila pronto a farci “pagare” così tanta fortuna avuta precedentemente? Non ha importanza. Non ha nessuna importanza. Perché se così deve essere, oggi so che sarà per un motivo preciso. So già che sarà una sfida. E sono eccitatissima, perché lui ha scelto noi, e non a caso. Perché no, un figlio non arriva mai da te per caso.
Così mi preparo, con la nuova collezione Autunno-Inverno 2015 di Prénatal