Si celebra il 26° anniversario della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, un’occasione fondamentale per diffondere e ricordare i princìpi importanti quali il rispetto dell’identità del bambino, della sua dignità e della sua privacy.
Attraverso la Convenzione, documento di portata storica, sono stati garantiti diritti universalmente riconosciuti come il diritto al nome, alla sopravvivenza, alla salute, all’educazione, alla dignità e alla libertà di espressione. Lo scopo è anche quello di contrastare ogni forma di discriminazione, o preconcetto fondato sul colore della pelle, sul credo religioso, sull’orientamento sessuale e sul ceto sociale di appartenenza.
La Convenzione Internazionale sui Diritti dell’infanzia venne approvata il 20 novembre del 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York e ogni anni si ricorda questa data quasi in tutti i paesi del mondo.
Attraverso il trattato sono stati stabiliti i diritti del bambino e sono stati indicati gli strumenti per tutelare tali diritti, grazie al lavoro dell’UNICEF e vincolando 194 Stati a rispettarli: In Italia il trattato è stato ratificato con la legge n.176 del 27 maggio 1991.
Anthony Lake, Direttore Generale di UNICEF dichiara: “In questo momento storico tutti noi abbiamo la responsabilità di trovare nuove strade per affrontare le sfide che non abbiamo ancora vinto, per raggiungere i bambini che non siamo ancora riusciti a raggiungere”.
Il consenso suscitato dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia creata da UNICEF è stato unanime, ma, nonostante questo, ci sono ancora zone del mondo in cui i diritti dell’infanzia sono ancora negati. Ancora oggi molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, sono vittime di violenze o abusi, subendo discriminazioni, emarginazioni e vivendo in condizioni di grave trascuratezza.
Anche EXPO Milano 2015 ha scelto di intervenire su questo tema così delicato legato alla difesa dei diritti dei più piccoli. L’obiettivo è stato quello creare un’opportunità educativa volta a sensibilizzare anche i bambini aiutandoli a sentirsi partecipi e protagonisti nelle scelte di sostenibilità che competono tutti i cittadini del mondo.