Uno dei cantautori più celebri nel panorama musicale italiano, Francesco Guccini afferma: “Adoro scrivere racconti, mi danno più gioia delle canzoni”.
Il 27 novembre esce “Se io avessi previsto tutto questo – Gli amici, la strada, le canzoni”, un racconto in musica che accompagna attraverso il viaggio nella scrittura compiuto dal cantautore Francesco Guccini, partendo dal suo primo album nel 1967, fino all’ultimo realizzato in studio nel 2012.
Il lavoro prevede 2 box da 4 e 10 cd, con inediti, registrazioni in studio e brani live. Il pacchetto super delux, invece, comprende un libro di 100 pagine e 5 cd.
“Scrivo ancora, ma canzoni non me ne vengono più, non ho più voglia, quello che avevo da dire l’ho già detto” racconta Guccini che si presenta dicendo: “Mi chiamo Francesco Guccini e sono nato nella prima metà del secolo scorso, sono ancora vivo, ho fatto il cantautore, ora però faccio lo scrittore”.
La location perfetta e prediletta per i suoi racconti è data dalle montagne e gli Appennini: “Sono tornato da dove ero venuto. Bologna ora mi sta stretta, troppe auto, troppo traffico…mi infastidiscono. Invecchiando non si ha più lo spirito che si aveva quando si era giovani” sottolinea il cantautore, che proprio riferendosi a Bologna dice: “Una città che mi ha aperto il mondo, dove non si dormiva mai e ci si trovava a tirare l’alba al bar della stazione”.
Scrivere rimane comunque il suo mestiere, ma non più legato strettamente al mondo della musica: “Ho smesso perché non mi vengono semplicemente più le parole per scrivere canzoni, non ho più voglia, non ho più idee. Scrivere canzoni non deve costare fatica. Le 13 strofe di “La locomotiva” le ho scritte in venti minuti. Le parole venivano semplicemente. Adesso non è più così”.
“Il problema di adesso è che è stato tutto già detto, si fa fatica a dire qualcosa di nuovo e originale” sostiene Francesco Guccini.