Inga. Un nome veloce, positivo, sofisticatamente, elegantemente di nicchia. E ancora Inga: “nome-termine-suono” che rimanda, delinea e proietta nei tuoi pensieri: energia – bella energia – dinamicità, viaggio, mondi e culture lontane, ricerca e modernità.
Ma che rimanda soprattutto ad una storia. Un percorso-moda partito dall’Estonia e “proiettatosi” poi con grandissimo successo, in tutto il mondo.
Perché per anni il suo nome è stato legato alle runways dei più importanti stilisti internazionali, per i quali lei ha sfilato, è stata musa, è stata – e lo è tuttora – amica ed ispirazione.
E parlo di nomi come Versace, Valentino, Yves Saint Laurent, Dior, Mugler e tanti altri per i quali lei “around the world”, ha calcato le passerelle di Milano, Parigi, New York…
E’ Inga Savits, donna concreta, intelligente e aggiungo davvero bellissima, che ha tradotto poi in realtà in questi anni, la sua formazione-passione design, amata fin da bambina.
Ecco allora l’arrivo e con grande successo, di Inga, il suo interessante brand di “amazing shoes” ovvero scarpe davvero bellissime che lei disegna, e che hanno avuto già in questi anni, un ottimo feedback da parte del pubblico. Modelli da quel tocco Timeless, Elegant, Comfortable, Edgy, Feminine.
L’ho incontrata questa settimana per Focus On, per parlare con lei del suo brand, del suo lavoro e dei suoi prossimi progetti.
Inga mi racconta come ha iniziato il suo percorso come designer? Premetto che la mia grande passione per i vestiti e per le scarpe, risale a quando ero piccola. Pensi che già all’età di dieci anni volevo fare la stilista. Mi piacevano i vestiti. All’età di sette/otto anni mia nonna mi regalò delle bellissime ballerine anni 50 e delle decollete anni 40 con il tacco grosso e la punta rotonda. Meravigliose… A parte questo, volevo fin da piccola, avere a che fare con la moda. Così in Estonia, dove sono nata e cresciuta, frequentai una scuola per diventare designer. Imparai la sartoria, i cartamodelli, quindi tutto l’aspetto più tecnico e manuale di questo bellissimo lavoro. Finita la scuola iniziai a lavorare in questo mondo che sognavo, ma il mio ingresso nella moda accadde inizialmente in modo differente. Ovvero un booker di un’agenzia di modelle estone mi notò e piano piano cominciai, ma come modella. Poco tempo dopo mi trasferii a Parigi dove ho vissuto per circa 11 anni. La mia prima sfilata fu per Yves Saint Laurent.
Che ricordo ha di Saint Laurent? Di un uomo di grandissimo charme. Un uomo sensibile, molto riservato, misterioso. Ed ero davvero molto emozionata, felice di sfilare per lui, di indossare le sue creazioni e non nascondo anche un pochino agitata. Ho interpretato per lui in passerella, e a 20 anni, una “femme fatale”. La mia prima sfilata in assoluto… il mio esordio on the catwalk.
Poi che cosa è successo? Ho iniziato a viaggiare in tutto il mondo, per servizi fotografici e gli show. Sono arrivate le sfilate per Versace, Dior nel periodo di John Galliano, Valentino, Mugler e tanti altri. Un periodo che ha arricchito tanto la mia esperienza. Osservare attentamente lavorare questi grandi nomi internazionali è inevitabile che non ti lasci un insegnamento che poi, ho utilizzato per il mio lavoro. Come per esempio la loro grandissima passione per quello che fanno, il loro amore per i colori, utilizzati da ognuno di loro in maniera diversa. Ricordo ancora che in una sfilata di Dior disegnato da Galliano, mi fecero sfilare con un abito talmente (diciamo ingombrante) e di grande creatività che avevo addosso trenta chili di vestito… un abito samurai.
Che ricordi ha di Donatella Versace e di John Galliano? Donatella è una donna fantastica. E’ una donna dalla quale ti senti protetta. Con lei è come stare davvero in una grande e bella famiglia. Pensi che il mio abito da sposa lo ha disegnato lei. Galliano lo ricordo come un gentleman… con una parola di gentilezza per tutti … ma anche un uomo timido, estremamente creativo, non smetteva davvero mai di creare!
Lei ha lavorato anche con le stylist più famose al mondo. Chi ama particolarmente? Decisamente Lori Goldstein con la quale ho lavorato da Versace. Ho imparato tanto da lei, per esempio ad osare nella moda, negli abbinamenti senza avere paura.
Invece tra le sue colleghe top chi stima particolarmente? Sicuramente ricordo con affetto Raquel Zimmermann, una donna eccezionale, con la sua bellezza senza tempo, con tanta classe, mai noiosa, e “classicamente moderna”.
Dopo la sua carriera di Top Model parliamo dell’arrivo di Inga la sua linea di bellissime scarpe. Ho sempre voluto lavorare nella moda e le scarpe credo che siano un accessorio che abbia qualcosa in più rispetto a tutto il resto. La scarpa può a volte secondo me fare veramente la differenza in un total look. Credo che dia qualcosa in più alla donna, un “allure” in più. Così da questa mia grandissima passione è nato il mio marchio Inga.
Se dovesse – in pochissimi termini – definire le caratteristiche che caratterizzano le sue collezioni? Direi senza dubbio: Timeless, Elegant, Comfortable, Edgy, Feminine. Mi piace moltissimo lavorare su dei modelli dal taglio classico e rivisitarli. Per esempio partire da un sandalo greco, un biker o il cuissard e poi “rivoluzionarlo” in maniera moderna con il mio stile… Ciò che per me è molto importante è che tutte le donne si sentano bene e comode in tutte le mie scarpe. La mia donna è di tutte le età, una donna dinamica e una appassionata viaggiatrice.
Come sarà la collezione Inga per questo Autunno-Inverno e per la prossima Estate 2016? Per questo inverno il mood della collezione è “A walk on a wild side”. Ho voluto dare perciò ai modelli un’attitude decisamente rock e street style. Ho trovato la mia ispirazione nel libro di Stephen Sprouse.. Sono rimasta davvero molto affascinata dal suo stile “very street sensitive” e da quel “mix “di classico e architettonico oltre a quel suo approccio- tocco punk che trovo molto in linea con la mia visione estetica. Per la prossima estate 2016 invece, che sottolineo è la stagione che preferisco durante l’anno, mi sono ispirata all’antico Egitto, alla Persia, all’oro e al turchese e alle favole delle principesse egiziane che leggevo quando ero una bambina. Protagonisti sono I sandali da indossare giorno e notte. E per la palette di colori mi sono innamorata tra le altre, del “Lilac Breasted Roller Bird” un bellissimo uccellino che vive nella zona del Sahara dai colori che lasciano davvero senza fiato.
Ha delle donne di riferimento per le sue collezioni o che comunque la ispirano sempre e particolarmente? Le mie scarpe sono per tutte le donne. Se mi chiede nello specifico dei nomi mi piacciono donne come le attrici Julianne Moore, Angelina Jolie, Cate Blanchett ( per la loro bellezza, passione per la vita e l’ amore per tutto ciò che fanno) e per me rimane unica sempre Coco Chanel.
Che cos’è per lei il lusso? E in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo pensa che il concetto di lusso sia cambiato e se si in quale direzione sta andando? Per me il lusso è e rimane, principalmente la libertà, essere liberi di fare ciò che amiamo fare e che ci fa stare bene, viaggiare… ecco direi queste cose.
Lei è Mamma di Viola che oggi ha 11 anni? Che tipo di Mamma è? Non sono una Mamma severa ma insegno alla mia bambina il rispetto per se stessa e per gli altri. Viola è una bambina buona, di buon carattere e creativa.
Quali sono i suoi prossimi progetti? A breve, tra qualche giorno, inaugureremo per Inga il nostro shop on line (http://shop.ingasavits.com) e sono molto felice di questo. Il brand si sta consolidando giorno dopo giorno e sono molto attenta anche alle boutique dove viene distribuito. Ho un buon feedback da parte di tutti clienti, specialmente in Francia e in Italia, dove Inga è venduto per esempio a Milano da Excelsior e a Monza da Norrgatan. Sono molto contenta.
Che cosa pensa delle bloggers? Penso che donne come Chiara Ferragni abbiano fatto un ottimo lavoro. Chiara è riuscita a diventare una vera e propria donna d’affari. E’ stata molto brava.
Un’ultima domanda. Come si rilassa? Che cosa le piace fare? Mi rilasso con la meditazione e pratico la “boxe”, due discipline solo apparentemente in conflitto l’una con l’altra. Ma amo tantissimo anche la musica, mi piace l’architettura, la fotografia…e perché no vado anche su Pinterest ogni tanto.. ma a piccole dosi.