James Marshall Hendrix (Jimi) nasce a Seattle il 27 novembre 1942 e si posiziona all’unanimità come il più grande chitarrista elettrico di tutti i tempi.
Grande innovatore nel mondo della musica e precursore di quel sound così particolare che lo ha portato ad ottenere una carriera tanto intensa quanto breve.
Secondo una classifica realizzata dal magazine Rolling Stone, Jimi Hendrix sarebbe il più grande chitarrista: è al primo posto nella lista dei 100 migliori chitarristi di sempre.
Capace di creare diversi effetti timbrici, arriva addirittura a suonare lo strumento con i denti, con il gomito e con l’asta del microfono, così da rendere le sue esibizioni ancora più eccentriche ed originali.
Approccia al mondo della musica a dodici anni, quando riceve in regalo la sua prima chitarra elettrica, a cui si avvicina come autodidatta.
Ben presto iniziano i problemi: la morte della madre avviene quando Hendrix era appena quindicenne, così dopo un anno viene espulso dalla scuola, forse per motivi razziali, e inizia a darsi al vagabondaggio, guadagnandosi da vivere suonando in qualche gruppo.
Dopo l’esperienza come paracadutista ottenuta tramite il servizio militare, Jimi Hendrix riesce a dimostrare il proprio talento e le proprie abilità di musicista, diventando chitarrista con Little Richard, Wilson Pickett, Tina Turner e King Curtis.
Diventa un vero e proprio maestro, trovando suoni mai sentiti fino a quel momento: la sua energia, la nuova forma musicale e il suo atteggiamento fanno di Jimi Hendrix una leggenda del mondo musicale.
I successi iniziano a susseguirsi senza sosta e la sua esibizione più celebre e memorabile è quella di Woodstock, tramite la quale dimostra ancora una volta, la sua abilità di chitarrista e il suo credo pacifista contro la guerra del Vietnam.
A 28 anni non ancora compiuti Jimi Hendrix muore nel settembre del 1970 a Londra in una stanza del Samarkand Hotel a causa di una overdose di barbiturici.