Aveva 40 anni Jonah Lomu, il rugbista leggenda degli All Blacks, morto a causa di una malattia degenerativa ai reni, contro la quale lottava da tempo.
“Jonah era una leggenda del nostro gioco, amato dai suoi tanti fan qui e nel mondo. Non abbiamo parole. Siamo tutti scioccati e profondamente addolorati per la morte improvvisa di Jonah. Non ci sono parole e porgiamo le più sincere condoglianze alla famiglia” afferma il CEO di Federugby neozelandese Steve Tew.
Jonah Lomu è stato uno dei più grandi e dei più amati giocatori di rugby di sempre ed è morto improvvisamente la notte tra martedì 17 e mercoledì 18 novembre.
La morte è sopraggiunta all’improvviso, anche se Lomu soffriva di una malattia renale degenerativa che nel 2004 lo costrinse ad un trapianto. Malattia e trapianto misero drasticamente fine alla sua carriera che era all’apice.
Nel corso degli anni sono stati molti i trattamenti medici subiti da Jonah Lomu tra cui la dialisi.
Nel 2011 viene rivelato che il rene trapiantato a Lomu stava dando segni di cedimento, così che l’atleta fu costretto a sottoporsi nuovamente a dialisi e ad una terapia per la conservazione dell’organo.
Originario di Tonga, nato il 12 maggio del 1975, a soli 19 anni Jonah Lomu era diventato il più giovane giocatore di rugby ad essere convocato per la nazionale della Nuova Zelanda con cui vince la coppa del mondo nel 1999.
Colleziona 63 presenza in nazionale e disputa due mondiali nel 1995 e nel 1999.
La morte di Jonah è stato un fulmine a ciel sereno per i giocatori e per gli appassionati del mondo del rugby che si sono avvicinati a questo sport grazie alle sue imprese sportive.
Nel 2007 viene inserito nell’International rugby Hall of fame.
Ultimamente stava conducendo una vita normale, tanto che John Mayhew, ex medico degli All Blacks dichiara: “Jonah e la sua famiglia erano rientrati dalla Gran Bretagna la notte scorsa, ma questa mattina ci ha lasciato”.