L’attrice Jane Seymour Fonda, icona del cinema tra gli anni ’60 e ’80 è nata il 21 dicembre del 1937 a New York ed è celebre a livello internazionale.
Jane Fonda, durante la sua carriera, ha ottenuto 7 candidature ai Premi Oscar, vincendo per 2 volte la statuina d’oro come migliore attrice protagonista con i film “Una squillo per l’ispettore Klute” e “Tornando a casa”. Jane Fonda ha vinto anche 6 Golden Globe, un Premio BAFTA e un Premio Emmy.
Da ragazza, Jane Fonda non sembrava voler intraprendere la carriera recitativa, le sue intenzioni erano di entrare nel mondo della moda e lavorare come modella; l’interesse per il mestiere di attrice arrivò in seguito all’incontro con Lee Strasberg che la convinse a frequentare le lezioni all’Actors Studio.
Il debutto nel mondo del cinema arriva nel 1960 con la pellicola “In punta di piedi” in cui recita al fianco di Anthony Perkins.
Nel 1964 incontra il regista Roger Vadim, che la inserisce nel cast di “Circle of Love”. Vadim dirige Jane Fonda in altri film che fanno dell’attrice un vero e proprio sex symbol. La coppia Jane Fonda e Roger Vadim si sposa nel 1965.
Nel 1973, terminato il matrimonio con il regista, l’attrice sposa in seconde nozze il politico Tom Hayden e, nel 1991, in terze nozze Ted Turner. La fine dell’ultimo matrimonio è stata ufficializzata nel 2000.
Dagli anni ’80 le sue apparizioni sul grande schermo cominciano ad essere meno frequenti, e Jane Fonda sceglie di dedicarsi alla realizzazione di video per esercizi di ginnastica aerobica, settore in cui ha avuto una fortunatissima carriera.
Fra i numerosi film a cui a partecipato l’attrice troviamo: “Barbarella”, “Non si uccidono così anche i cavalli?”, “Il giardino della felicità”, “Giulia”, “Tornando a casa”, “Sindrome cinese” , “Lettere d’amore”, “Il mattino dopo”, “The Butler”, “La formula della felicità” e “Youth – La giovinezza”.
Il ritorno al cinema avviene nel 2005 con il film “Quel mostro di suocera”, in cui Jane Fonda è protagonista insieme a Jennifer Lopez. Nello stesso anno viene pubblicata la sua autobiografia “La mia vita finora”.