Kim Basinger nasce ad Athens, in Georgia, l’8 dicembre del 1953. L’attrice sex symbol degli anni ’80 raggiunge l’apice del successo con “Nove settimane e mezzo” di Adrian Lyne e con “Batman” di Tim Burton.
Kim Basinger inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo, desiderosa di seguire le orme del padre musicista, così, da giovanissima, vive un periodo da cantante, durante il quale impara anche a ballare.
Il desiderio di indipendenza la spinge ad andare via di casa all’età di 17 anni: si trasferisce a New York e inizia a studiare alla scuola di Arte Drammatica mantenendosi da sola gli studi facendo la fotomodella.
Verso la metà degli anni ’70, si trasferisce in California dove inizia a fare le sue prime apparizioni in tv.
Esordisce sul grande schermo nel 1981 con “Head Country” e nel 1983 ha la possibilità di recitare accanto a Sean Connery in “Mai dire mai” della serie 007.
Nello stesso anno, l’attrice partecipa alla realizzazione della pellicola “Il migliore” di Barry Levinson accanto a Robert Redford, che le vale la candidatura ai Golden Globe come migliore attrice non protagonista.
La bella attrice di origine georgiana prosegue la sua carriera interpretando ruoli in film quali: “Appuntamento al buio”, “Ho sposato un’aliena”, “Bella, bionda…e dice sempre sì”, “Analisi finale”, “Fuga dal mondo dei sogni”, “Una bionda tutta d’oro” e “Getaway”.
Gli anni ’90 non sono un periodo felice per Kim Basinger: nel 1990 Julia Roberts ottiene il posto come protagonista di “Pretty woman”, dopo che Kim aveva già firmato il contratto e, nel 1992, viene citata in giudizio dai produttori per essersi ritirata dopo aver firmato il contratto per il film “Boxing Helena”, perché conteneva troppe scene di sesso e violenza.
Nel 1997 Kim Basinger interpreta il ruolo di Lynn Bracken in “L.A. Confidential” e vince il Premio Oscar come migliore attrice non protagonista”, il Golden Globe e lo Screen Actors Guild, ricevendo, inoltre, una candidatura ai Premi BAFTA come migliore attrice.