Era l’8 gennaio del 1935 quando Elvis Aaron Presley nasceva a Tupelo, dimostrandosi uno dei cantanti più celebri della storia della musica internazionale e diventando fonte di ispirazione per molti artisti di Rock’n Roll e Rockabilly.
La sua carriera di enorme successo gli è valsa l’appellativo di Re del Rock (The King) e le sue esibizioni hanno avuto un’importante influenza sulla cultura statunitense e mondiale, facendo di lui una vera e propria icona.
Pare che la passione per la musica sia nata quando, per il suo sesto compleanno, la madre gli regalò una chitarra acquistata in un negozio di usato. A partire da quel momento il giovanissimo Elvis Presley inizia ad amare la musica, principalmente gospel e spiritual.
All’inizio della sua carriera, nel 1956, Elvis prende parte ad uno degli show televisivi più visti dell’epoca, facendo impazzire gli spettatori davanti alle sue esibizioni: da qui iniziano le numerose vendite di dischi e il grande guadagno dell’artista.
Nonostante il grande successo ottenuto, Elvis Presley non ha mai voluto nascondere il suo lato più ingenuo e fanciullesco: “Da bambino ero un sognatore; leggevo un fumetto e diventavo l’eroe di quel fuetto, vedevo un film e diventavo l’eroe di quel film; adesso ogni mio sogno è diventato realtà un milione di volte”.
Dopo circa un ventennio di grandi soddisfazioni professionali, Elvis Presley, alla fine degli anni ’70 sceglie di prendersi un periodo di riposo e torna nella sua casa di Memphis e il 16 agosto del 1977 viene ricoverato al Baptist Memorial Hospital d’urgenza. Viene dichiarato morto dai medici, tuttavia il mistero della sua morte lascia diversi interrogativi.
Sono in molti a vivere ancora nel dubbio e nell’incertezza in merito alla morte di Elvis Presley, così come sono molte le storie e le leggende che lo raccontano ancora vivo.
Quale sia la verità, con assoluta convinzione non lo possiamo dire, ma sicuramente il mito e la musica di Elvis Presley non moriranno mai.