Il primo tratto di metropolitana di Londra venne inaugurato nel 1863 e ricopriva 5,6 chilometri, da Paddington a Farringdon Street. È una delle metropolitane più grandi e strutturate del mondo, ed è anche la più antica.
La London Underground copre oltre 450 km e vanta circa 270 stazioni; la maggior parte del tragitto è percorso in galleria, caratteristica che le vale il soprannome di Tube da parte dei londinesi.
I lavori per la realizzazione della metropolitana iniziarono nel 1860 e si resero necessari perché il traffico cittadino era diventato insopportabile. Urgeva inventare qualcosa di nuovo che potesse risolvere il problema, così nacque l’idea di scavare sottoterra per creare percorsi alternativi capaci di garantire gli spostamenti dei cittadini.
Certo scavare chilometri e chilometri sottoterra necessitava un’ingegneria efficiente e quella britannica ebbe l’idea di utilizzare il metodo dello scudo. Lo scudo era stato sviluppato nel 1825 per scavare il primo tunnel che scorreva sotto ad un fiume, la Galleria del Tamigi.
Le prime locomotive erano a vapore, ma all’inizio del ‘900, tutte le linee vennero acquistate da Charles Yerkes, che formò una rete a funzionamento elettrico, trasformando la metropolitana in Underground Electric Railways of London Company Ltd. Il nome e la gestione rimangono invariati fino al 1933 quando diventa London Passenger Transport Board, capace di gestire tutta la rete di trasporti londinese, riuscendo a coordinare la totalità dei mezzi di trasporto pubblici della città.
La fine degli anni ’30 ed inizio anni ’40 furono un periodo importante che fece da panorama ad un potenziamento della rete metropolitana, utile anche durante la seconda guerra mondiale: la metropolitana servì come rifugio antiaereo e le stazioni si trasformarono in depositi sotterranei.
La Tube londinese è oggi caratterizzata dal Bar & Circle, il cerchio rosso attraversato da una barra blu e scritta bianca, simbolo che aiutò ad aumentare il successo della metropolitana, rafforzando il concetto di identità e diventando il simbolo della celebre undeground.
Crediti: angliaimagyarradio.com