In coppia, da soli, con una nidiata di gatti o al club del tennis: chiunque siate, dovunque siate e qualunque sia la vostra situazione sentimentale già sapete che San Valentino incombe e che una posizione dovrete prenderla, anche solo (o soprattutto) nel buio della vostra stanza.
Sceglierete un democristiano laissez-faire di coppia con un “cena sì, ma giusto una pizza”? Farete una dichiarazione alla Trump esagerando l’esagerabile? Punterete renzianamente solo su chi vi garantisce la vittoria e la conquista finale? Qualunque sia la vostra scelta, un po’ finirete per scoprirvi e noi inguaribili romantici ne saremo ben lieti e liete. E siccome quando ci si scopre si è più belli ma anche più fragili, abbiamo inchiodato l’amica psicologa per avere quelle risposte che di solito chiediamo agli amici ma che ora avranno finalmente un sigillo professionale. Giulia Disegna si è divertita a pensare con noi i tanti San Valentino possibili, con posologia e controindicazioni.
Che si sia in coppia o no, San Valentino pone un problema: fare finta che non esista o affrontarlo, conseguenze comprese? Ignorare San Valentino sarebbe un po’ come sforzarsi di non vedere un gigantesco elefante nella stanza: trasuda da ogni vetrina e ogni muro, bisognerebbe viaggiare per una settimana a testa bassa e con degli occhiali da sole, non è propriamente l’ideale! Qualunque sia la propria situazione sentimentale, meglio andargli incontro a testa alta. Spesso pensiamo di non essere in grado di fare qualcosa perché lo riteniamo inspiegabilmente al di fuori delle nostre possibilità. San Valentino potrebbe essere quindi un modo creativo per uscire dalla nostra comfort zone, l’area protetta nella quale però finiamo spesso per rinchiuderci. Affrontiamo quindi San Valentino come una possibilità di crescita, male che vada siamo sempre in tempo per gestire le conseguenze e ripiegare per l’uso personale delle scatole di cioccolatini a forma di cuore che traboccano dalle corsie dei supermercati.
Scegliere consapevolmente di festeggiare San Valentino lascia intuire un qualche tipo di disturbo della personalità? Magari fosse così semplice intuire una diagnosi. San Valentino è una festività assolutamente soggettiva: con questo intendo dire che scegliere consapevolmente di festeggiarlo o meno è una scelta personale pari alla scelta che compiamo ogni giorno nel scegliere come impiegare la propria giornata. Il 14 febbraio viene consacrato come giornata da dedicare all’amore: nessuno ci impedisce di viverlo come giorno speciale per coccolare chi amiamo e per farci coccolare. L’amore può esistere ed essere celebrato in senso lato. Quindi perché non festeggiare una delle cose più belle della vita, sia che si sia in coppia che no?
In coppia. Regalo o non regalo? Blindati in casa o fuori a cena? Quale soluzione mette più al riparo da gaffe e delusioni? Nella coppia la vera chiave del benessere è la comunicazione. Iniziamo a dirci realmente chi siamo, cosa desideriamo, cosa vorremmo da noi stessi e dal partner. Se insieme decidiamo che la serata ideale per festeggiare è a base di brodino caldo con le stelline e copertone di lana ben venga, se invece desideriamo celebrare il nostro amore con libagioni in un ristorante stellato e concludere degnamente in discoteca a scatenarci ben venga ugualmente! La soluzione anti-delusione è molto semplice ed è alla portata di tutti: comunicare e spiegare cosa si vuole! Iniziamo a dire al nostro o alla nostra partner cosa vorremmo, cosa ci piacerebbe, che fantasie abbiamo e cosa ci farebbe battere il cuore. Già solo il condividere le proprie speranze è una garanzia di successo!
Da whatsapp al piccione viaggiatore: se si sceglie San Valentino per dichiararsi, quale è il mezzo migliore e quale quello da evitare? L’amore si vive di persona. Baciamo, abbracciamo, accarezziamo e litighiamo di persona. Abbiamo l’umano bisogno di rispecchiarci negli occhi dell’altro. Di guardare il volto per riconoscere l’altro e se stessi. Lo diceva già Winnicott, famoso psicoanalista americano, parlando del più grande amore del mondo: quello della madre e del bambino. “Che cosa vede il lattante quando guarda il viso della madre? Secondo me, di solito ciò che il lattante vede è sé stesso. In altre parole la madre guarda il bambino e ciò che essa appare è in rapporto con ciò che essa scorge“ (D. H. Winnicott, 1971)”. Lo sguardo è dunque fondamentale nell’amore. Come posso esprimere davvero il mio amore, come posso dichiararmi senza vedere il volto dell’altra persona? Quindi NO ai whatsapp, a Viber, a Telegram, agli Sms. Diciamolo chiaramente, diciamolo di persona! A meno che il nostro oggetto del desiderio non sia in Australia. Lì Skype magari può aiutarci…
Il giorno di San Valentino è, insieme a Natale e al compleanno, l’occasione perfetta per l’ex che non si è rassegnato per farsi vivo. Come comportarsi se è il proprio ex a spuntare dal monte? E se è l’ex del partner? Spuntano nelle festività comandate come i brufoli prima di eventi importanti, insomma! Scherzi a parte, comportiamoci in modo sano e maturo cioè lasciamo correre. Al massimo possiamo però riflettere per un decimo di secondo e chiederci (ricordarci) perché è EX e non attuale. I rapporti umani cambiano, evolvono in ogni singolo istante. Le festività in genere hanno questa magica capacità di richiamare il passato, ma se appunto è passato…un motivo ci sarà! E come spuntano, gli ex e i brufoli poi spariscono: niente ansie e niente patemi d’animo, tutto scorre, anche gli ex.
Per chi in coppia non è i dilemmi si moltiplicano. Meglio uscire o stare a casa? Se si varca la soglia, dove è meglio andare? Per chi non è in coppia questa serata potrebbe essere il paese del bengodi! Con un po’ di sana ironia e anche un pizzico di cinismo pensiamo semplicemente quante coppie perdono le ore a scegliere il luogo giusto per giurarsi amore eterno mentre noi possiamo finalmente spassarcela senza il fastidio di dover scendere a compromessi con nessuno. L’ideale è potersi concedere una serata per sé: piscina, cinema con le amiche, drink nel posto più cool del momento, progettazione dei prossimi viaggi. Tutto questo vivere sarà cullato dalla piacevole consapevolezza che non si è da soli in realtà: il magico mondo dei single è carico di potenzialità e di candidati. Perché dunque non investire la serata in una riunione del cda (consiglio delle amiche) per stilare la classifica del “mai più senza” cioè cosa il pretendente ideale deve possedere per essere degno di stare al nostro fianco? Sono sempre serate insostituibili ed indimenticabili.
Se si è in trattativa con una persona, è una buona occasione per sferrare l’attacco? Assolutamente si! Prendiamo l’energia che c’è nell’aria per trovare il coraggio di buttarci, complice l’atmosfera amorosa che si respira per strada. La vera magia sta poi nello scoprire che è sempre il momento giusto, che la buona occasione non sta nell’esterno ma nel come noi ci percepiamo. Se San Valentino ci fa sentire più propense a lanciarci in dichiarazioni accorate… cavalchiamo l’onda e diciamolo, forte e chiaro!
Se si viene abbordate la sera di San Valentino, cosa conviene aspettarsi? Esattamente ciò che ci si può aspettare a San Giorgio, a Santo Stefano, a San Pancrazio. Vale il discorso precedentemente fatto: l’atmosfera aiuta ma non modifica la sostanza. Cerchiamo di valutare più CHI ci abborda, cosa ci fa sentire, se corrisponde ai nostri desideri. Le aspettative sono strettamente correlate a ciò che noi sogniamo e sono indipendenti dal momento dell’anno nelle quali si sviluppano.