La nuova collezione Autunno-Inverno 2016-17 di Giada narra la sofisticata modernità ideata dal Direttore Creativo Gabriele Colangelo, che pur essendo sempre limpida ed evidente, è caratterizzata da atmosfere più soffuse e le forme sembrano avvolgere il corpo.
Le sfere dalle cromie nette della pittrice danese Anne Tholstrup sono il fulcro della collezione, mixate al senso d’astrazione della fotografia surrealista. Questo immaginario rarefatto dà vita a silhouette articolate, che si sviluppano in intricati giochi di pannelli sovrapposti da cui prendono vita gonne e abiti, in cappotti dai volumi traslati sul retro ed in giacche con grandi maniche a campana.
Il cashmere diventa il punto d’unione della collezione, che in versione double crea soprabiti bicolori reversibili, unito alla nappa dà vita a panneggi degli abiti geometrici ed infine filato insieme al mohair diventa una maglieria doppia solcata da motivi plissé.
Vengono utilizzati anche il mikado di lana e seta, che dona corpo alle forme ed il lurex acciaio, che doppiato con la viscosa realizza armature elastiche. La palette cromatica è un’armoniosa sequenza di sfumature e toni: il grigio si mescola al blu, per poi passare al verde muschio ed arrivare al petrolio, mentre il cammello passa fino al biondo della pelliccia ed il cipria diventa scuro fino ad un rosa più pieno.
Possiedono sapore architettonico le borse mai rigide e le scarpe di cavallino hanno tacchi dalle linee aerodinamiche.
L’essenza di Giada si esprime però nei gioielli, con dischi di onice dalla superficie immacolata incastonata nel metallo pallido, che diventano sculture da portare alle braccia, al collo, alle caviglie e sugli abiti.