Ci siamo passate tutte, questo è uno dei piú grandi scogli da superare quando si inizia a guidare. Ma di quale, tra le tantissime difficoltà ed avversità delle donne al volate sto parlando?
A partire dalle prime lezioni di scuola guida in cui la parte più complessa che cercava di insegnarci – con moltissima pazienza – il nostro istruttore (oltre a cambiare la marcia) era questo, l’incubo delle donne!
Durante l’esame le più fortunate sono state graziate ed hanno provato l’ebrezza di farne uno semplice-semplice entrando di muso… Le più???? Ne hanno fatto uno entrando di retro… Ed invece le più grintose, o le più sfortunate, ne hanno dovuto fare uno tutte curve. Ma di cosa sto parlando?? Del parcheggio a S.
Difficilmente l’ansia del parcheggio a S vi abbandonerà, anche dopo dieci anni di patente! Girovagando per la rete ci sono tantissimi video di donne e di parcheggi impossibili. Ma siamo veramente così? Purtroppo solitamente la dura realtà che si materializza è questa.
Ci sono donne che appena vedono un parcheggio un pochino più impegnativo abbandonano subito, ed invece, ci sono quelle, come me, che devono parcheggiare a tutti i costi. Perché continuare a girare e sprecare tempo utile per lo shopping quando c’è la possibilità di parcheggiare in quel mini-posticino? Naturalmente le leggi della fisica si fermano, lo impedirebbero.
Lì dove l’italiano medio avrebbe abbandonato lasciandosi andare a una silenziosa sconfitta, ecco la guidatrice capace di parcheggiare la sua utilitaria in uno spazio non troppo confortevole. L’idea è quella di infilare l’auto in questo spazio angusto persino per una Smart, come se non ci fossero altre auto. Spingi-spingi, bottarella davanti e bottarella dietro, ed ecco la macchina perfettamente incastrata!
E per uscire!?? Non c’è problema! Tanto la donna dalle S impossibili sarà l’ultima a terminare il giro dei negozi e quando arriverà alla macchina tutte le altre saranno già andate.