Sono passati 4 anni dal giorno della morte di Lucio Dalla, ma quello che ha lasciato al mondo dello spettacolo e della musica rimarrà nella storia del nostro paese.
Il cantautore bolognese era impegnato in una tournéè internazionale, si trovava a Montreux, in Svizzera, quando è stato colpito da un attacco cardiaco.
Nato a Bologna il 4 marzo del 1943, Lucio Dalla sceglie di dedicarsi alla musica sin da giovanissimo e da ragazzo entra a far parte di un complesso, dopo essersi trasferito a Roma.
Debutta al Festival di Sanremo a metà degli anni ’60, collaborando poi con celebri artisti nazionali ed internazionali.
Dal 1974 fino al 1977 Lucio Dalla collabora con il poeta Roberto Roversi: dal loro sodalizio prendono vita tre album molto importanti: “Il giorno aveva cinque teste”, “Anidride solforosa” ed “Automobili”.
Gli anni ’80 sono stati un decennio decisamente florido per il cantautore, che ha raggiunto l’apice del successo, ottenendo record di vendite dei suoi album. Si esibisce con Francesco De Gregori durante il Tour “Banana Republic” e realizza canzoni del calibro di “La sera dei miracoli” e “Cara e futura”.
Oltre ad essere ricordato come un grande autore ed interprete, Lucio Dalla, durante la sua carriera, è stato anche capace di scoprire alcuni talenti. Attraverso la sua etichetta discografica con sede a Bologna, Dalla ha lanciato gli Stadio (vincitori del Festival di Sanremo 2016), Ron, Luca Carboni e Samuele Bersani.
Importante è stato il rapporto d’amicizia e la collaborazione professionale con Gianni Morandi: nel 1988 la coppia Dalla/Morandi (anche titolo del loro album) realizza una tournée di enorme successo.
Appresa la morte di Lucio Dalla, Gianni Morandi racconta: “Mi manca l’amico.Ci conoscevamo dal 1963 ed eravamo legati anche dal tifo per il Bologna oltre che dalla passione per la musica. Sono tanti anni di amicizia a legarci. Sentire che ci ha lasciati mi ha colpito, fatico a riprendermi”.