Ogni definizione indica i diversi gradi di questa emozione (perché la paura è un’emozione, non scordiamolo), seguendo la scala Mercalli delle nostre scosse emotive noi abbiamo imparato a convivere con le nostre paure. Questo ci rende migliori, perché non provarla mai, sarebbe decisamente peggio.
In fondo parlare di paura è terapeutico, ci libera da certe ossessioni, da certi malesseri che spesso sono generati solo da momentanee insicurezze o dalla paura di riprovare la prima paura, la PAURADELBUIO.
Il buio, attraverso cui la mente cammina per strade immaginarie fatte di mostri, fantasmi, persone cattive. Noi ci portiamo dentro questa prima paura, quella che ci ha avvicinato al nostro LATO OSCURO (passatemi la citazione da Star Wars, giusto per allentare la tensione!) ma è così, da piccolo, provare paura, mi ha aiutato a non prendere STRADESBAGLIATE e da adulto ho imparato a riconoscere la VOCE INTERNA che mi suggeriva di fare qualcosa piuttosto di altro, di liberarmi totalmente all’istinto o invece di lasciarmi condurre dalla logica e dal senso pratico.
Paura, coraggio, paura, coraggio, paura, coraggio…
Certe volte mettiamo il FRENOAMANO dettato dal timore di non essere all’altezza di qualcosa ma alla fine è la vita stessa a farci incontrare la paura sul suo stesso terreno, avvicinandola e guardandola con più interesse e curiosità.
E’ in questi momenti che abbiamo uno scatto di fermezza, di CORAGGIOMOMENTANEO, prevale la logica delle cose e tutto sembra più semplice e facile, è in questi momenti che dobbiamo fermare il tempo e intraprendere la STRADAGIUSTA.
La paura, è vero, ci protegge da certe esperienze, anche se piacevoli, che minacciano il nostro equilibrio, ci sono delle cose, delle persone, delle situazioni che non siamo pronti a lasciar andare e allora preferiamo lasciare le cose come stanno.
Trovo che questi ATTIMIINCERTI siano i migliori per guardare in faccia le nostre paure, superandole (con fatica ovviamente, non è certo come decidere se prendere un caffè lungo o macchiato!), ci lasciamo andare e ci ascoltiamo, in questi attimi ci guardiamo indietro per andare avanti.
Certo è, che oggi siamo abituati a vivere in mezzo alla paura, generata da cause al di fuori di noi, sembra quasi che la nostra vita sia circondata da ansie che oscurano i nostri orizzonti. Perché oggi la paura fa sistema, crea contagio, induce visioni apocalittiche, disegna incubi, dall’allerta alimentare all’emergenza climatica e non mi spingo oltre…
E allora io – da CURIOSORICERCATORE – di fronte a questo STATODICOSE preferisco osservare, classificare le cause e studiare gli effetti.
Scoprire se la paura è reale o se è solo creata dagli altri, è la prima mossa per ammorbidire la presa e lasciarsi andare, a volte verso INATTESESORPRESE!