Davvero lunga vita alla Signora come dice il suo inconfondibile hashtag #lungavitaallasignora. Perché la collezione di Rossella Jardini presentata a Milano – per la settimana della moda – è stata davvero una lectio magistralis di eleganza, di classico ma che guarda molto ma molto bene all’oggi…. e al futuro.
Ecco allora quel senso estetico riconoscibile, garbato e discreto (a lei molto caro), aperto alle novità e alle variazioni, ma declinato sempre con la cultura e il gusto classico della tradizione.
Capi pensati non per seguire tendenze, ma progettati per essere indossati con piacere, e far sentire chi li indossa a proprio agio, di buonumore, in un mix di comfort, gusto ed eleganza che dona una concreta vestibilità e non li rende oggetti di capricciosa e ordinaria ostentazione.
Il bianco, che la stilista predilige anche d’inverno, occupa, insieme al suo opposto, il nero, gran parte della collezione. Le rouches mantengono il loro tradizionale ruolo di filo conduttore impreziosendo sia capispalla dai codici maschili d’ispirazione militare che abiti fluidi e leggeri dove le stesse trovano la loro vera collocazione.
Maschile e femminile trovano un equilibrio mescolandosi assieme in uno scanzonato divertissement che conferisce al capo un carattere deciso che rimanda ad occhi chiusi allo stile inconfondibile di Rossella Jardini.
Bellissimi davvero i pijiami da casa che diventano inattesi tailleur, reinventati in lana per la versione da giorno e in jacquard di lurex per le versioni da sera, in una proposta che riesce a recuperare il negligee come forma di abbigliamento.