Nato a New York nel 1928, Stanley Kubrick approccia al mondo del cinema dopo aver ricevuto dal padre una macchina fotografica in regalo.
Il giovane Kubrick inizia così a scattare fotografie, sviluppandole da solo. Fra i vari scatti, ne scelse uno particolamente ben riuscito da inviare alla rivista Look che con sorpresa lo pubblicò. Da quel momento Kubrick viene assunto da Look come fotografo fisso.
La passione per il cinema nasce in seguito ad un servizio fatto sul pugile Walter Cartier, da cui Kubrick trae la prima grande ispirazione: seguire il pugile momento dopo momento fino al giorno della gara.
La decisione di dedicarsi al cinema è ormai presa e Kubrick inizia a lavorare dietro alla macchina da presa, realizzando capolavori noti in tutto il mondo, capaci di essere grandi successi di pubblico e critica: “Orizzonti di gloria”, “ Rapina a mano armata”, “Il bacio dell’assassino”, fino ad arrivare a “Lolita”, pellicola molto discussa che venne censurata in America, spingendo il regista a trasferirsi in Inghilterra, dove rimarrà per tutta la durata della carriera e della vita.
É in Inghilterra che Kubrick realizza i film più celebri e conosciuti a livello internazionale: “Il Dottor Stranamore”, “2001: Odissea nello spazio” (con cui ha vinto il Premio Oscar per gli effetti speciali), “Arancia Meccanica”, “Shining”, “Full Metal Jacket” e “Eyes Wide Shut”.
La lavorazione di “Eyes Wide Shut” è stata una delle più impegnative, a causa del perfezionismo del regista, che portò alcuni attori a rinunciare al film. Nicole Kidman, protagonista insieme al marito Tom Cruise, ha dichiarato: “Certo in tutto quel tempo Tom ed io avremmo potuto fare altri film e guadagnare un sacco di soldi. Ma lui è Kubrick. Lavorare per lui è un onore, un privilegio”.
É proprio alla fine di “Eyes Wide Shut” che Stanley Kubrick muore stroncato da un infarto. Era il 7 marzo del 1999 quando si spense uno dei grandi geni del cinema.
Crediti: thefilmstage.com