Si tratta di un orologio svizzero, realizzato in plastica e lanciato sul mercato 33 anni fa. Un prodotto che è stato capace di diventare sin da subito simbolo ed icona del mondo dell’orologeria.
L’orologio, nato come segna tempo, improvvisamente diventa un mezzo di comunicazione: Swatch ha attuato una vera e propria rivoluzione: verso la fine degli anni ’70 l’orologio svizzero era un accessorio prezioso, di valore, qualcosa da tramandare di generazione in generazione. Improvvisamente qualcosa nel mondo cambiò e gli orologi al quarzo proveniente dall’oriente, dall’Asia nello specifico, iniziarono a farsi largo all’interno del mercato.
Praticamente tutti iniziarono a scegliere orologi economici, capaci di segnare il tempo e per i quali non servivano anni di risparmi per poterseli permettere. Anche gli svizzeri non compravano più orologi svizzeri.
È stato proprio a partire da questo momento di crisi che Nicolas G. Hayek inizia la sua rivoluzione nel mondo dell’orologeria; nasce il “secondo orologio”, un oggetto in plastica, di prezzo accessibile e capace di esprimere personalità.
La prima collezione Swatch era composta da 12 modelli e, grazie al prodotto e alla campagna marketing, diventò ben presto popolare, raggiungendo il mercato locale, espandendosi poi, nel corso degli anni, a livello internazionale.
A metà degli anni ’80, negli Stati Uniti, vengono realizzati i primi Swatch Stores, per incontrare le esigenze di un mercato che sceglieva sempre di più Swatch.
Grazie ai suoi prodotti, sempre innovativi, originali e di qualità, gli orologi Swatch sono ancora oggi capaci di esprimere la personalità di chi li indossa.
Crediti: eksturlecture.com, dutyfreeaddicted.com