L’obiettivo della campagna proposta da United Colors of Benetton e UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione) è porre l’attenzione sul tema della salute delle donne e delle ragazze che devono affrontare la maternità in situazioni di emergenza.
La campagna “Safe Birth Even Here” vuole fare in modo che la salute, la sicurezza e la dignità delle donne siano considerate priorità umanitarie da un punto di vista globale: il 75% delle persone colpite da situazioni di crisi nel mondo è costituito da donne e bambini.
“Anche in tempi di pace e stabilità portare a termine una gravidanza in modo sicuro può essere un problema. Ma essere incinta in una zona di guerra, in un luogo appena colpito da un disastro naturale, in un campo profughi o rifugiati, può essere un’esperienza davvero spaventosa. Il nostro obiettivo è sensibilizzare la gente rispetto all’enorme lavoro che tuttora va fatto, in tutto il mondo, affinché le donne smettano di perdere la vita nell’atto di dare la vita. Anche nelle situazioni di emergenza, dato che non sono loro a scegliere quando nasceranno i loro bambini”, dice il Dottor Babatunde Osotimehin, direttore esecutivo di UNFPA.
“Tutte le donne dovrebbero poter avere accesso universale alla sanità sessuale e riproduttiva e ai diritti connessi alla riproduzione”, dice Chiara Mio, presidente del Comitato Sostenibilità di Benetton.
Benetton ha realizzato il programma Women Empowerment Program, finalizzato a garantire, a tutte le donne, i mezzi per avere una vita dignitosa, compresa di assistenza sanitaria, accesso all’istruzione e di pari opportunità.
I materiali creativi della campagna “Safe Birth Even Here” sono stati realizzati da Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton, con il patrocinio del Women Empowerment Program: composta da tre immagini artistiche, la campagna vuole creare consapevolezza rispetto ai bisogni delle mamme che vivono in situazioni di crisi.