Immaginate una corsa in cui il traguardo vi insegue e non dovete essere voi ad arrivare in fondo alla gara. Immaginate che tutti i kilometri percorsi si trasformino in soldi per aiutare chi correre non può. Immaginate di farlo nella vostra città, Milano, che amate con tutto il vostro cuore. Immaginate che a correre con voi siano le amiche, gli amici e il gruppo degli Urban Runners numerosissimi, e carichi di energia e di positività.
E’ la Wings for life World Run, una gara di solidarietà in tutti i sensi. Una festa domenicale con ritrovo in Piazza del Cannone e partenza di fronte al Castello, ti ritrovi con tutti (ma proprio tutti!) gli amici “di corsa” conosciuti in questi anni.
Non importa se fa un caldo pazzesco e tu sei in divisa All Black, non importa se la partenza è fissata per le 13 con il sole a picco, per allineare gli orologi e fare in modo che la gara parta in maniera sincronizzata in tutte le città del mondo, non importa se ti sei infilata troppo indietro nel gruppone sulla linea di partenza dietro ai pacers dei 10k e tutto il resto del tuo gruppo è là davanti a scattare selfie e non c’è verso di avanzare neanche parlando quel poco di dialetto salodiano che hai imparato nei caldi pomeriggi d’estate a casa di nonna sul lago.
Quando lo start spara il colpo di via e milioni di coriandoli blu sparano verso il cielo, cadendo come pioggia a cascata, tu cominci a correre e lo fai fino a quando non vieni raggiunta da una macchina multi-color loggata Red Bull preceduta da una serie di bykers sorridente che tra una stretta di mano e una foto ti battono il cinque ringraziandoti per quello che hai fatto.
Ma nel dettaglio, cos’è la Wing for Life? E’, di fatto, un evento globale che si corre lo stesso giorno in contemporanea in tutto il mondo. Per alcuni è una corsa divertente, per altri una gara molto seria, per altri ancora è un modo di essere parte di qualcosa di unico e speciale. Sin dall’inizio, dalle prime edizioni, lo scopo della Wings for Life World Run è stato quello di portare il maggior numero di persone a correre insieme.
Tutto è cominciato con un’ idea semplice ed intrigante, in una sosta all’aeroporto di Mosca: è possibile far correre tutto il mondo, lo stesso giorno, nello stesso momento? Ne verrebbe fuori una gara di proporzioni epiche, con un unico vincitore globale alla fine. Una corsa mondiale.
Anita Gerhardter, CEO della Wings for Life, una fondazione che cerca di rendere curabili le lesioni al midollo spinali ci ha lavorato con dedizione e passione.
Dopo due anni di pianificazione, finalmente nel 2014 ha luogo la prima edizione della Wings for Life World Run, con l’aggiunta di una piccola novità, le Catcher Car, ossia dei veicoli equipaggiati con sensori speciali introdotti per inseguire, nel vero e proprio senso della parola, tutti i partecipanti. Un format unico al mondo, in una gara dove, di fatto, è il traguardo ad inseguire i runner.
Inoltre, attraverso l’App Wings for Life viene data ai runner la possibilità di fare parte di un evento unico al mondo in qualsiasi location. Dal Circolo Polare Artico alle praterie del Canada, in centinaia si sono uniti correndo per chi non può, compreso Daniel Ricciardo, che ha corso 12,56 km a Montecarlo. Un modo perfetto per partecipare, ovunque tu sia. Nelle location ufficiali i partecipanti hanno avuto la possibilità di correre al fianco di celebrità come il pilota Mark Webber a Silverstone, il presidente sloveno Borut Pahor a Lubiana ed il principe Abdulaziz Turki Al Faisal a Dubai.
Per molti il momento migliore è la fine, ovvero il sorpasso delle Catcher Car. Quale modo migliore di chiudere una gara se non quello di venire superati da driver del calibro di David Coulthard, Mark Coma o il grande Felix Baumgartner?
Per alcuni è una corsa divertente, per altri un gara molto seria. Una serie di ultra-runner di livello mondiale come Eric Ngubane (Sudafrica), l’italiano Giorgio Calcaterra e Michael Wardian hanno combattuto nello stesso momento a centinaia di kilometri di distanza. La gara è stata vinta due volte da Lemawork Ketema, entrambe in una sfida agguerrita con il peruviano Remigio Quispe. Nel 2015 sono stati ammessi per la prima volta i partecipanti in sedia a rotelle ed Aron Anderson ha vinto in Svezia, percorrendo ben 64,82km. In due anni 136,677 persone hanno partecipato in oltre 40 diverse località, raccogliendo più di 7 milioni devoluti interamente alla fondazione Wings for Life.
Domenica ho corso 15 kilometri prima di essere raggiunta dalla Catcher Car in via Turati, proprio sotto gli studi di Radio Montecarlo. Io molto fashion e anche snob sometimes. Avrei voluto farne di più, ma va bene cosi. Una delle corse più belle e divertenti alle quali abbia mai partecipato e poi volete mettere scattare la foto prima della gara con Giorgio Calcaterra? Quale miglior augurio per fare una buona corsa?
Per la cronaca, qualche numero per rendersi conto che il running in fondo è gioco e divertimento, ma anche cuore. L’edizione 2016 che si è corsa il 6 maggio ha visto la partecipazione di 130.000 runners in tutto il mondo, 34 paesi coinvolti, 1.255.000 kilometri percorsi, 6.600.000 Euro raccolti.