Con il tempo ho capito che crisi, ne dovrò sempre affrontare, i problemi ci sono e ci saranno sempre, ma ho anche capito che forse a volte le crisi sono delle occasioni per crescere e migliorarci come persone. Ecco quindi, secondo me, dieci passi per affrontare una crisi.
Pensare a quello che abbiamo. E’ molto importante riconoscere cio’ che abbiamo e non quello che non abbiamo, concentrarci sulle possibilità che il presente ci regala. Come le cose più semplici e banali, il sorriso di una persona, il complimento di un amico o una passeggiata all’aria aperta.
Non sono un fallimento. Spesso mi sono considerata un fallimento, un disastro, ma spesso il passato per quanto disastroso sia, è quello che ti ha permesso di diventare la persona che sei e di poter capire adesso che futuro creare per te stessa. Il fatto che il passato possa essere stato per ognuno di noi distruttivo e infelice, non significa necessariamente che debba esserlo anche tutto ciò che verrà.
Problem solving. I problemi fanno parte della nostra quotidianità. Punti deboli ne abbiamo, tanto vale riconoscerli. Crescere significa anche affrontare le situazioni che non sono piacevoli. Vivere, equivale a trovare il coraggio di rialzarsi in piedi e rimettersi in gioco più forti di prima.
Carpe diem. Ho sempre odiato questa frase ma è una verità ovvia e spesso scontata. Non si può vivere ogni giorno come fosse l’ultimo facendo grandi cazzate, ma vivere secondo questo motto dà la possibilità ad ognuno di noi di respirare a pieni polmoni questa vita.
Cadiamo tutti. Sapere che prima o poi tutti cadiamo, tutti falliamo almeno una volta è fondamentale. Per alcuni è più grave per altri meno ma considerare e mettere in conto il fatto di rimanere delusi da determinati avvenimenti o insuccessi è basilare per non buttarsi troppo giù. Come si dice, sbagliando s’impara, basta non rompersi la testa dico io!
Noi siamo la nostra felciità. Ognuno ha il diritto di vivere la propria vita come ritiene, ma proprio questo fa la differenza. Si può decidere di fare la vittima, di lamentarsi, di piangersi addosso rimanendo passivi, aspettando che la felicità ci bussi alla porta. Oppure si può decidere di essere felice, pensare che la felicità non è automunita e non va da nessuna parte se non si fa qualcosa per portarla a se.
Errare è umano, perseverare è diabolico. Questa frase vuole trasmetterci il concetto che errare è umano e che un fallimento va sempre messo in conto senza però perdere la bussola., Bisogna tenere sempre a menta chi siamo e cosa possiamo fare per cambiare le cose.
Non siamo soli. Le persone care che vivono la nostra vita sono sempre vicino a noi se noi lo vogliamo e glielo permettiamo, ovviamente se ci comportiamo male, prima o poi anche loro ci daranno un sono calcio nel sedere.
Ma ricordiamoci sempre che bisogna in primis sentirsi in compagnia di noi stessi
Accettare il fallimento. Difficile, ma ci permette di ripartire nel migliore dei modi. Realizzare una realtà sentendosi feriti, è importante per rimanere obiettivi anche quando tutto sembra crollare su di noi. Come si dice, “E’ meglio una triste verità che una bella bugia”. E poi tutto fa esperienza secondo me.
Ogni giorno è un nuovo giorno. Altra frase fatta direte ma alla fine veritiera, non è mai troppo tardi per ripartire e vivere. Ogni giorno possiamo ripartire da zero se vogliamo, io ci provo da 15 anni e non è ancora arrivato il fatidico giorno X ma non mollo, ma ogni giorno è un’occasione per prendere quella giornata come la possibilità di costruire il futuro che vogliamo.