Il cartello che portava l’enorme e finto Karl Lagerfeld di Peta riportava: “La pelliccia è morte”. L’obiettivo del sostenitore Peta era quello di spingere le case di moda ad abbandonare l’uso della pelliccia.
L’uomo che indossava il costume da Angelo della Morte, è stato fermato dagli organizzatori della manifestazione, mentre stava manifestando i suoi slogan anti-pelliccia.
Dal comunicato di PETA: il dimostrante aveva con sé un finto gatto bianco, perché il direttore creativo di Fendi ama e vizia il suo gatto, ma lavora con le pellicce che nascono dalla morte crudele di molti animali.
PETA non ci va per il sottile: “Karl Lagerfeld è L’Angelo della Morte nel mondo della moda, poiché infligge pene capitali violente a innumerevoli animali solo per delle pellicce pacchiane e volgari. La Peta incoraggia Karl Lagerfeld a unirsi a Giorgio Armani, Ralph Lauren e Calvin Klein e abbandonare l’uso delle pellicce e chiede ai consumatori di non comprare prodotti Fendi finché questo non avverrà” dice il direttore della Peta Mimi Bekhechi.
Peta continua la battaglia contro l’uso delle pellicce, riportando alcuni dati secondo i quali oltre l’85% degli animali da cui si ricavano le pellicce passano la vita in gabbia per arrivare al momento di estrema violenza in cui spesso vengono scuoiati vivi.
Ad oggi, sottolinea PETA, molte case di moda come Giorgio Armani, Calvin Klein, Stella McCartney, Ralph Lauren, Vivienne Westwood e Tommy Hilfiger hanno scelto di abbandonare le pellicce.