Saranno tantissime, ne siamo certi, le persone che domani sera tiferanno gli azzurri in occasione del partitone dei Quarti di finale dell’Europeo in Francia contro la Germania. Ma per tutti i non appassionati di calcio che questo weekend sceglieranno il grande schermo rispetto alla tv, non manca la scelta. Facciamo gli allenatori anche noi: tre film “titolari” e tre in “panchina”.
Titolarissimo è sicuramente Il Piano di Maggie, il film scritto e diretto da Rebecca Miller tratto dal romanzo A Cosa Servono Gli Uomini di Karen Rinaldi. Commedia pungente-divertente-drammatica, in perfetto stile Woody Allen, Il Piano di Maggie rappresenta una sofisticata e divertente analisi delle imprevedibili complessità dell’amore moderno; è un film che miscela cuore e humour, una storia sulla deliziosa mutevolezza delle relazioni d’amore nel corso della vita.
Protagonista è Greta Gerwig, che veste i panni di Maggie Hardin, un’allegra e affidabile trentenne newyorkese, che lavora come insegnante. La vita di Maggie è pianificata, organizzata e calcolata. In amore le cose non le vanno bene, ma decide comunque che è arrivato il momento di avere un figlio, da sola. Ma quando conosce John Harding (uno stralunato Ethan Hawke), uno scrittore/antropologo in crisi, Maggie s’innamora per la prima volta, e così è costretta a modificare il suo piano di diventare mamma. A rendere tutto ancora più complicato c’è il fatto che John è infelicemente sposato con Georgette (Julianne Moore), una brillante professoressa universitaria danese. La nostra Maggie metterà in atto un nuovo piano, ma apprenderà che a volte il destino dovrebbe essere lasciato indisturbato.
Cinque coppie sull’orlo di una crisi di nervi sono invece le protagoniste di Tokyo Love Hotel, il bizzarro e divertente film di Hiroki Ryuichi, considerato il bad boy del cinema giapponese. Il suo è un racconto corale dal ritmo incalzante. Tutto si svolge nell’arco di un giorno e di una notte a Kabukicho, il quartiere a luci rosse di Tokyo. A dirigere l’Atlas, uno squallido “albergo dell’amore”, è il rassegnato Toru, un ragazzo che, suo malgrado, fa da sponda al via vai, alle tresche, ai naufragi dei personaggi: amanti clandestini, ragazze fuggite di casa, finti talent scout, vere attrici porno, escort malinconiche, fidanzati ignari, donne delle pulizie che non sono chi dicono di essere, clienti che s’innamorano, aspiranti artiste che non disdegnano le scorciatoie. Come una partitura di Altman, Ryuichi disegna il mosaico di un’umanità fin troppo umana, incline ai segreti, alle bugie, agli inciampi, alle cadute, ma, nonostante un DNA perdente, ancora capace di sognare.
A completare il trio è infine Dragon Blade – La Battaglia degli Imperi, un film storico-monumentale prodotto e interpretato da Jackie Chan. Al suo fianco ci sarà John Cusack, mentre a sfidarlo sarà Adrien Brody. Diretta da Daniel Lee, Dragon Blade è una pellicola epica ispirata a fatti realmente accaduti oltre 2000 anni fa nelle campagne cinesi. Costato 65 milioni di dollari, questa Battaglia degli Imperi rappresenta sicuramente una nuova pietra miliare nella carriera di Jackie Chan, che qui è protagonista, produttore e coreografo delle scene d’azione. Se siete suoi fan e anche tifosi della Nazionale, organizzatevi per andare stasera.
In panchina, ma da citare, ecco gli altri titoli: la commedia spagnola di Gustavo Ron My Bakery in Brooklyn – Un Pasticcio in Cucina; la spy-action story American Ultra con uno spietato Jesse Eisenberg e Kristen Stewart (arriva in Italia con un po’ di ritardo…); Cattivi Vicini 2, il sequel del primo film (grande successo dell’estate 2014), sempre diretto da Nicholas Stoller: due confraternite – maschi e femmine – si “sfideranno” e faranno di tutto per divertirsi. Un po’ come Italia e Germania…