Dopo tanti preparativi eccoci pronti a partire. La nostra Mazda CX-3 – crossover premiato con il Red Dot Design Award – è pienissima. Bagagli, notebook, macchina fotografica e le immancabili scorte di pasta e caffè. Se c’è una cosa che ho imparato viaggiando spesso è portarsi pasta e caffè da casa. Per la pasta si va sul classico, mentre per il caffè niente di più comodo di Illy Ready to Drink al cappuccino e al tiramisù. Risulteranno molto utili.
L’itinerario prevede circa 7 mila km di strada in 8 giorni, attraverso l’est dell’Italia, per poi raggiungere la Germania passando dall’Austria, per arrivare in Olanda e Belgio, fino giù in Francia, dove il sole e il mare della Costa Azzurra potranno finalmente scaldarci, anche se sarà già settembre.
Prima tappa Lido di Jesolo, per svagarci un po’ nel parco di divertimento acquatico più famoso d’Italia: Aqualandia. Dopo quasi quattro ore di viaggio, eccoci arrivati. Chilometro dopo chilometro abbiamo cominciato a prendere confidenza con la tecnologia i-Activsense e ci rendiamo immediatamente conto che si tratta di un’esperienza di guida diversa, dove la sicurezza è al primo posto, grazie ai sistemi radar, alle fotocamere (utilissime soprattutto per parcheggiare) e i laser per controllare la giusta distanza tra le altre vetture, per non parlare degli utilissimi “avvisi” sugli specchietti laterali, ogni qual volta un’altra auto sta per avvicinarsi o sorpassare. E se contemporaneamente ti capita di inserire la freccia, lei (la Mazda CX-3… siamo diventati intimi!) ti avvisa con un doppio bip, per evitare il cambio di corsia in quel preciso momento, evitando così un possibile incidente. Insomma, il viaggio è stato rilassante.
Per il soggiorno abbiamo deciso di puntare su uno degli alberghi più all’avanguardia di Jesolo, l’Hotel Stockholm, il primo Hotel di Jesolo ad aver installato un impianto fotovoltaico da 31.20 kw già nel 2010. Un hotel 3 stelle ma che potrebbe benissimo averne 4. A soli 2 minuti a piedi dalla spiaggia, dotato di parcheggio interno e di distributore per le auto elettriche. Non è il nostro caso, ma un domani, chissà.
Dopo aver scaricato i bagagli e infilato i costumi, è arrivato il momento di divertirsi alla follia! Aqualandia e i suoi scivoli ci aspettano! Ma ancora non sapevamo che stavamo per vivere una delle giornate più divertenti della nostra vita. Non abbiamo provato il Bungee Jumping, ma ci siamo letteralmente scatenati sul Crazy River e sui toboganes dove, una volta “armato” di gommone, ti aspettava un percorso mozzafiato, prima dello “schianto” in acqua. Impossibile non ridere. Relax nella piscina grande? Certo, fino a quando non azionano le onde! Shark Bay non perdona! Onde come se non ci fosse un domani e musica da discoteca: impossibile non saltare, ballere e divertirsi.
All’entrata ci hanno messo uno strano braccialetto. Scopriamo che è l’invezione più geniale per un parco divertimenti. E’ vero, ad un certo punto non ti accorgi quanto spendi, ma poter acquistare tutto con questo braccialetto elettronico, senza lo stress di portarsi dietro portafogli, soldi e monete, semplifica davvero tutto. Quando poi saldi il conto sei un po’ meno felice, perché è impossibile non farsi tentare dai numerosi punti di ristoro nel parco. Ci si diverte così tanto da rischiare di diventare bambini, con tutti i lati positivi e negativi del caso. Caramelle, zucchero filato, Dunets come non ci fosse un domani. Per il pranzo, invece, abbiamo optato per la cantina messicana. Consigliatissima.
Il più divertente tra gli scivoli è sicuramente il Tortuga Sky. Uno scivolo di 220 metri da percorrere interamente al buio. Non sai cosa ti aspetta ma senti, tra una curva e l’altra, tra un cambio di velocità e l’altro, che stai per precipitare verso il nulla… per poi ritrovarti letteralmente schizzato fuori dallo scivolo ad una velocità assurda. Da fare e rifare, anche se si ha paura. La prima volta potreste farvela sotto (espressione figurativa derivata dall’esperienza personale ahah) ma poi sarà difficile smettere.
Per la sera abbiamo optato per lo storico ristorante MIlle Luci situato sulla via principale di Jesolo. Qui vige una regola d’oro: nei posti di mare si mangia pesce. Dopo un’antipasto di bruschette, Spaghetti alle vongole e pennette al salmone. Tutto buonissimo accompagnato da un calice di vino bianco della casa.
Il tempo di una passeggiata sulla spiaggia osservando un tramonto che stava per salutarci, e rientriamo in hotel, dove ci addormentiamo con il rumore delle onde: relax allo stato puro. Domani è un altro giorno, e prima di riprendere la rotta verso Nord, ci gustiamo una delle ultime colazioni italiane del nostro viaggio.