Lo Zoo di Gelsenkirchen è uno dei più grandi del mondo. E’ diviso in tre macro-aree: Alaska, Africa e Asia con oltre 6 km di percorsi alla scoperta di veri e propri miracoli della natura.
Prima di partire con il racconto della giornata, qualche utile consiglio:
– portate dell’acqua da casa: il costo per mezzo litro di acqua (c’è solo gasata) è di 6,20 Euro. Poi ti rendono 2 Euro se riporti il bicchiere, ma sono pur sempre 4.20 per 0.5 L.
– per la stessa ragione dell’acqua, portatevi un pranzo al sacco, fidatevi!
– portate la macchina fotografica carica e la sdcard vuota.
– mettete scarpe comode, ci sarà molto da camminare.
– portatevi un drink per darvi la carica: noi abbiamo optato per Ready to Drink di Illy.
– se parcheggiate vicino allo Zoo, prevedete un profumo per auto: immancabile Millefiori per evitare l’effetto “sapore di letame” sulla via del ritorno.
– abbiate pazienza: molta pazienza, perché gli animali a volte si nascondono, ma lo zoo è fatto bene ed è facile trovarli esplorando altri punti di osservazione.
Date queste dritte, non possiamo che partire. Noi abbiamo cominciato con l’Alaska, dove vince l’orso polare. Poverino, quel giorno c’erano 35 gradi, infatti come vedete dalla foto, sembra un po’ fiacco.
Alla fine di ogni area tematica c’è una simulazione. Il simulatore dell’Alaska è top per grandi è piccini. Vi sembrerà di attraversare il Polo Nord a bordo di una casetta di ghiaccio. La nostra guida una donna eschimese che parla tedesco. Paradossale, ma divertente.
In Africa ci innamoriamo degli scimpanzè. Il piccolo Dayo ha solo un anno e mezzo ed è impossibile non restare a bocca aperta quando gli altri scimpanzè più grandi si prendono cura di lui. Penso che abbiamo scattato quasi 200 foto al solo Dayo. Una vera mascotte dello Zoo.
Prima di arrivare in Asia, giretto sulla barca alla scoperta di giraffe e zebre. Più che uno zoo sembra un parco divertimenti. Davvero strutturato bene.
In Asia vince la tigre, ma anche gli orango tango, anche se esteticamente non sono il massimo, ma chissà cosa pensano loro di noi 🙂
Prima di tornare a casa una pausa caffè davanti alle foche: loro stese letteralmente, noi ancora super attivi: grazie Illy Ready to Drink al Tiramisù!
Sulla via del ritorno, il tempo cambia e comincia a piovere. Scopriamo per la prima volta i tergicristalli automatici della nostra Mazda CX-3. Il sistema di illuminazione automatico accende i fari e mentre fuori c’è la fine del mondo, noi ci sentiamo al sicuro.
La Mazda CX-3 non è grande con un SUV, non è piccola come un’utilitaria. E’ un crossover compatto che ti fa vivere l’esperienza di guida da diverse prospettive: sei all’altezza giusta per avere i tuoi riflessi al 100% e anche in caso di situazioni climatiche al limite, ti senti completamente al sicuro. La tenuta di strada è ottimale e anche con la strada bagnata ti sembra di viaggiare su due binari.
Domani lasceremo la Ruhr per andare a visitare il campo di concentramento di Breitenau. Ci sembra giusto dare un senso storico al nostro viaggio on the road with Mazda Italia. Stay Tuned.