Massimo Leonardelli comincia la sua carriera nel campo della moda con lo stilista Valentino, con cui collabora per dieci anni e attraverso questa esperienza matura la conoscenza di noti personaggi, celebrity e giornalisti. Personaggi che ancora oggi seguono il suo lavoro con la nascita della Leonardelli Image Consulting e della nota agenzia di Pubbliche Relazioni milanese la Logos Pr, con cui collabora.
Massimo Leonardelli, un percorso professionale intenso e fatto di esperienze diverse. Quale era il tuo sogno nel cassetto? Cosa volevi fare da piccolo? Nasco con l’idea di fare il dottore, poi durante l’adolescenza, arriva la vocazione sacerdotale che mi porta in seminario a Roma. Ma da questo momento succedono tante cose, situazioni strane ma piene di una forte intensità morale e spirituale e infine sono approdato alla moda!
Come è nata la tua carriera? Nasce quando decido di prendere una pausa dal seminario, mancava poco ai voti, e vado a Parigi per perfezionare il mio francese e cosi rientrare in seminario e iscrivermi all’accademia diplomatica.. Succede che l’ultimo giorno scopro “le farfalle” mi sono innamorato per la prima volta ed in maniera molto intensa. Da li la pausa diventa lunga e decido di rimanere a Parigi, dovevo iniziare a lavorare, a cercare un posto di lavoro e mi ritrovo ( ancora oggi mi domando come e successo) ad un appuntamento da Dior Beauty. Inaspettatamente inizio la mia carriera professionale come truccatore della Maison Dior, come visagista in Svizzera (parlavo bene il tedesco avendo fatto i miei studi elementari e media in Svizzera). Dopo anni come truccatore partecipo alla selezione di Valentino a Zurigo e divento direttore della boutique di Zurigo per passare poi a Saint Moritz durante la stagione invernale. In quel momento nasce la mia carriera nella moda, conoscendo tutti i personaggi che poco a poco diventarono amici.
Come definisci la tua figura? Manager, scopritore di nuovi personaggi? Talent scout? Pr? Organizzatore di eventi? Nasco come PR e ufficio stampa, ma sono passato poi ad occuparmi dei personaggi che vestivo. Talent scout forse, diciamo che sono un cocktail tra PR&Talent.. Gli eventi sono la mia passione, amo organizzare e riuscire a mettere sedute persone diverse tra loro, ma con la sicurezza che ne usciranno amici, cosi come durante le sfilate mettere Lina Sotis tra le Signore della Milano bene e non fra i giornalisti è stata una mossa che a portato la stessa Sotis a definirmi “eminenza grigia“.
Chi ha creduto in te, oltre a te stesso, ovviamente? Mia madre in assoluto, musa ispiratrice… donna elegante e con gran gusto, e poi una serie di amiche che oggi sono le direttrici di famosi giornali.
Le figure più importanti della tua vita? I miei genitori, mia madre e mio padre, concreto e deciso, uniti poi a mia zia, altra donna che con loro ha influenzato il mio percorso professionale.
E quelle della tua carriera? Professionalmente il Signor Valentino, devo a lui tutto. Il suo gusto mi ha influenzato e ho imparato tutto, porto con me ancora le agende del tempo e i sitting di diverse sfilate che ho organizzato.
Cinema americano contro cinema italiano. Chi vince? Uhm, difficile rispondere, amo il cinema italiano fino agli anni 60, mentre il cinema americano mi piace, ma quello contemporaneo.
Il personaggio a cui sei più legato chi è? Si può dire senza offendere nessuno? Senza offendere nessuno, ero molto legato a Sandra Mondaini e Marta Marzotto.
Un episodio divertente e speciale della tua esperienza lavorativa. I momenti più divertenti sono legati a Valentino durante la mia esperienza a Sant Moritz quando una sera invitai a cena al Chesa Veglia Cristina Onassis (era stata gentilissima in boutique) mangiò due patate e basta. Io ero tranquillo perché il prezzo di due patate mi sembrava poco eccessivo, peccato che erano ripiene di caviale. Quella cena mi costo 1 mese di stipendio…!
Al di fuori del tuo lavoro, che immagino ti prenderà la maggior parte delle ore di una giornata, cosa fa o cosa ama fare Massimo Leonardelli? Mi occupo della Onlus The Children for Peace di cui sono Presidente Italia e ci unisco il mio lavoro ogni volta che ne ho l’occasione. Nella mia vita privata amo molto leggere e vedere film, riesco a vederne anche 3 in un giorno, sono poco mondano e amo stare in casa con amici e cucinare.
Se potessi raccontare la tua vita attraverso un film quale sceglieresti? E Perché? Bella domanda…. sarebbe troppo scegliere una film per raccontare la propria vita, credo che ognuno di noi potrebbe fare un film, perché i miglior registi siamo noi stessi (sono riuscito a deviare la domanda hehe).
E attraverso una canzone? Stay whit me di Sam Smith perchè mi ricorda tante persone e situazioni.
Qual è l’esperienza lavorativa che non hai ancora fatto ma vorresti fare prima o poi? Vorrei convincere gli stilisti ad aprire ognuno un piccolo laboratorio o scuola nei paesi più poveri.
E l’esperienza di vita che ancora ti manca? Ho fatto tanto ma è un esperienza di vita legata al tempo, vorrei passare più tempo nei nostri luoghi in Africa.
Nel tuo lavoro convivono più dubbi o certezze? Il dubbio è scomodo e la certezza è ridicola…. faccio mio questo pensiero di Voltaire.
Puoi regalarci qualche anticipazione dei tuoi progetti futuri? L’evento più importante è sicuramente l’evento di Children for Peace che si terrà a Roma a favore della costruzione di 1 scuola in Uganda, Bolivia e Brasile.