La corsa è terapeutica, aiuta a stare meglio di testa e di fisico. Il segreto è quello di correre in compagnia se riesci e, quando sei particolarmente in sintonia con il tuo o i tuoi compagni, diventa quasi una seduta psicoanalitica, ti ritrovi a parlare e a raccontare cose di te e della tua quotidianità che nemmeno la tua migliore amica o il fidanzato, e se non riesci a farlo in compagnia, anche da soli è un ottimo strumento per buttare alle spalle le incazzature e i piccoli stress della giornata e fare il pieno di energia.
Ricordo ancora come fosse ieri, i tempi del liceo quando uscivo la sera con papà per la nostra corsetta quotidiana, non erano solo i kilometri macinati, era il tempo trascorso tra chiacchiere e confidenze che rafforzavano quel legame già forte che da sempre lega la figlia femmina al papà. Era una cosa del tutto naturale che accadeva ogni volta che correvamo fianco a fianco. Ora mi capita la stessa cosa con le compagne di corsa, siano esse amiche o incontri occasionali durante le gare, parlare di tutto a ruota libera e rientrare a casa felice, svuotata ma arricchita allo stesso tempo.
Parlare durante la corsa aiuta anche a non pensare alla fatica e allo sforzo fisico a cui ti stai sottoponendo, e aiuta soprattutto durante la maratona a scacciare i fantasmi delle tue paure e dei tuoi limiti e la vocina dentro di te che ti incita a mollare.
I “lunghi” (28, 32, 36 kilometri consecutivi) che fungono da preparazione alle maratone e vengono fatti secondo tempi e tempistiche dettate da chi ne sa più di noi, di solito decido di correrli da sola, in silenzio con le cuffie e la musica che più mi piace, e mi galvanizza. Stamattina ad esempio, avrei dovuto farne 28 da tabella, ma già da ieri era nell’aria la poca predisposizione a farli, la testa mi aveva mollato ancora prima di partire, anzi appena chiusa la porta di casa. Ho cambiato programma almeno dieci volte, in primis era uscire all’alba, poi farlo nel pomeriggio, poi a metà mattinata, poi con gli amici del parco verso le 11…poi poi poi…La verità è che avevo una gran voglia di dormire e di riposarmi.
Le scorse settimane sono state devastanti sia dal punto di vista professionale che personale, per via delle settimane della moda, sfilate, presentazioni, report, recap, de-brief, nuovi piani attività per l’autunno, i PITTI e le fiere varie per il 2017. Quando ne segui 10 di clienti a 36° gradi non puoi mai garantirti un attimo di tranquillità, perché anche con tutte le pianificazioni e le attenzioni che puoi prestare, c’è sempre quella variante di imprevedibilità che ti sorprende e ti sconvolte i piani. La verità è che uscivo la sera dall’ufficio prosciugata di energia, di voglia di fare, di prendermi un ora di tempo tutta per me; l’unico mio desiderio era quello di chiudermi in casa, “spatasciarmi” lunga distesa sul divano e attaccarmi a Sky o Netfix. Mettere le scarpe da corsa, non ci ho nemmeno provato con mio sommo dispiacere e delusione per me stessa, e alla maratona di Valencia mancano esattamente 49 giorni.
Così non va bene. Devo resettare e ricominciare da capo. Rimettermi in pole position. Dove sono entusiasmo, volontà, voglia di sacrificio, endorfine, senso di stanchezza che ti da gioia? Benvenuto egoismo, devo pensare di più a me, alla mia vita e puntare sui miei obiettivi.
Cosi oggi, domenica mi sono fermata dopo 15 kilometri, non per male alle gambe o altri dolori fisici, si magari quel dolorino fastidioso all’inguine sinistro…fatto sta che avrei dovuto farne 28 ed invece ho mollato per la prima volta da quando corro. Il fatto è che da quando sono uscita di casa già pregustavo il momento in cui vi sarei rientrata, e già sapevo in fondo in fondo che ai 28 non ci sarei arrivata, troppe scuse, troppi alibi, troppo scazzata.
Cosi, dal divano ripenso a quando ho iniziato, quando avevo deciso di riprendere in mano la mia vita, quando il mio obiettivo erano i 10 kilometri, alla fatica delle prime volte fino alla soddisfazione di quella prima volta di averne corsi 10 tutti di fila e senza fermarmi. Dopo la staffetta della Milano city Marathon, avevo voglia ancora di emozioni, di condividere quel momento con altre persone come me alle prime armi, con l’inconsapevolezza e l’entusiasmo di un viaggio verso l’ignoto tutto in salita, tutto da scoprire.
Ho deciso di correre la Avon Running, una corsa tutta al femminile con partenza in Piazza del cannone al Castello Sforzesco. Ricordo che mi ero iscritta di getto e mi ero presentata alla partenza da sola, una domenica mattina di sole di fine estate. Ero goffa e intimorita, vestita sicuramente troppo per l’occasione e per il caldo che avrei patito una volta partita e assettata per la corsa, mi sembrava che tutti stessero guardando me…In realtà era solo una mia impressione, ognuno era intento a farsi gli affari propri e a godersi la giornata quella che è tutt’ora una delle gare di 10 kilometri che si corre a Milano.
Organizzata in Italia per la prima volta nel 1998, quest’anno l’iniziativa è giunta alla sua 19° edizione. Ma non è stata un’edizione come le altre, visto che quest’anno si celebra il 50° Anniversario di Avon Cosmetics Italia, un traguardo più che mai significativo per un’azienda nata con l’obiettivo di migliorare la vita di ogni donna.
Il mix vincente di benessere, divertimento, sport e solidarietà toccherà quest’anno 2 città italiane: Milano e i suoi paesaggi metropolitani, in cui si è corso sabato 24 e domenica 25 Settembre e Bari e il Mar Adriatico, dove si correrà Sabato 15 e domenica 16 Ottobre.
Organizzata con la collaborazione di Atletica Cinisello e con il Patrocinio del Comune di Milano, di Città Expo, Avon Running Tour non è una manifestazione sportiva qualunque, perché oltre alla corsa corale e ludica, c’è l’impegno delle donne per le donne e un’importante raccolta fondi a favore di programmi e progetti dell’ Avon Foundation, il cui pilastro è la lotta contro il cancro al seno.
Quest’anno avrei voluto correrla, ma la prima tappa ha coinciso con la mia mezza maratona a Windsor, e così, la 10k delle donne l’ho rimandata al prossimo anno, chissà che non sia un fantastico modo anche quello per festeggiare il mio compleanno.
Anche quest’anno non sono mancate le emozioni sia durante la gara che al Villaggio Expo: euforia delle migliaia di donne che hanno invaso il cuore della città, commozione e gioia di chi è riuscita a vincere la sfida con se stessa, impegno delle donne per le donne e ancora senso di appartenenza e di correre insieme per una bellissima vittoria.
E così in una domenica di inizio autunno, il colore rosa di Avon Running ha celebrato l’universo femminile fatto di divertimento, sport e benessere e Milano ha risposto con grandissimo entusiasmo, unita nella campagna sociale di Avon contro il tumore al seno.
Già perché Avon Running non è una semplice corsa corale e ludica che attraversa il cuore della città, ma è l’insieme di tante esperienze: è svago fatto di musica, balli sfrenati, social sharing e #promessemantenute, è bellezza dei prodotti Avon e delle fantastiche Presentatrici, è prevenzione grazie al contributo di tutti i medici IEO che hanno offerto il loro tempo per visite senologiche completamente gratuite, è orgoglio tutto italiano di un’azienda che da 50 anni ha l’obiettivo di migliorare la vita di ogni donna, è spettacolo grazie ai tanti personaggi famosi che ci hanno sostenuto (come la Style Coach più famosa d’Italia, Carla Gozzi, la presentatrice TV e modella, Valeria Altobelli, il campione olimpico di canottaggio, Simone Venier e Valentina Ricci “la Vale” di radio Deejay), è il “potere delle donne per le donne” che fa accadere cose meravigliose, è il sostegno di tutti gli enti e gli sponsor che hanno creduto in Avon Running (Comune di Milano, Regione Lombardia, Atletica Cinisello, Diadora, Gioia, Chanteclair, Eso Sport, Inpost, Medal in Frame, Sangemini).
E soprattutto Avon Running è impegno sociale: parte dei fondi raccolti dalla vendita delle sacche gara saranno devoluti a Fondazione IEO (Istituto Oncologico Europeo) per la ricerca e la prevenzione.
Per onore di cronaca, a vincere la corsa da 10 km competitiva è stata la bravissima Rosanna Volpe con un tempo record di 40’ e 20” e a seguire Silvia Maria Pasquale e Lorena Di Vito.
Oksana Zarkova, General Manager Avon Italia ha così commentato: “Sono felice di questa bellissima giornata! Auguro a voi che la gioia e la serenità che provate, qui oggi insieme, possiate portarle con voi nelle vostre vite quotidiane.”
P.S.: nel 2013 a Berlino alla Avon Running ha partecipato una certa Kathrine Switzer..!
A ripensarci mi è venuta una gran voglia di correre e a voi?
Never give up!
Keep on running!