Protagonista di oggi è Sara Ventura, owner e direttore tecnico presso CrossFit Navigli. Ex-tennista professionista: in carriera ha raggiunto la 250° posizione WTA vincendo ben 15 titoli italiani.
Alta, bionda, fisico scolpito e braccia tatuate. Sara colpisce molto per la sua prestanza fisica, ma anche per la sua profondità, che traspare in ogni fibra del suo corpo, e soprattutto in ciò che dice.
Una donna al top in un settore “dominato” dagli uomini, un mondo che le calza a meraviglia, perché per lei è diverso, per lei allenarsi vuol dire benessere, allenarsi non è competizione, ma prendersi cura di se stessi, restando sempre femminili.
Quando è nata questa tua passione, se si può definire tale, visto che ora è il tuo lavoro? Il CrossFit dopo il tennis è stato il mio secondo amore. Ho realizzato un sogno aprendo una palestra dove posso trasmettere la mia esperienza personale e d’atleta.
Potresti darci alcune info circa il tuo spazio e la programmazione che segui? Lo spazio è ricavato da una ex fabbrica di bastoni da passeggio, quindi in qualche modo predestinato al movimento. Il mio approccio all’allenamento prevede programmi personalizzati e classi a numero chiuso. La mia preparazione spazia dalla preparazione atletica per tennisti, all’allenamento funzionale, kettlebell, mobility, ipertrofia, pilates. Il CrossFit è solo un aspetto del mio lavoro. Mi oriento sulla persona che ho davanti cercando di mixare nel modo migliore tutte le mie “qualità” emozionali e tecniche per far ottenere i massimi risultati
Come definiresti la tua esperienza come coach? Vedo solo aspetti positivi. Penso di poter dare ed imparare qualcosa da ogni singola persona.
Come hai scoperto il CrossFit e quanto tempo occupa all’interno della tua vita quotidiana? Sono stata una delle prime a praticarlo in Italia, quasi 10 anni fa. Cercavo uno sport che mi desse emozioni simili a quelle del tennis.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi a breve e a lungo termine? I giapponesi con una parola racchiudono tutto: Kaizen! (il concetto giapponese del miglioramento continuo).
C’è qualcosa a cui hai dovuto rinunciare per arrivare dove sei? Farine bianche, Nutella e meringhe. E parlando di aspetti più seri, direi tempo con le persone che amo.
Quando una persona comincia ad allenarsi con te, cosa sta cercando? Un punto di riferimento e un esempio da seguire. Per la loro vita diventar più sani, forti e belli.
Le richieste più bizzarre che ti sono state fatte? Avere un fisico come il mio mangiando schifezze. Io dico sempre che nella vita nessuno ti regala niente, tutto va sudato e meritato…
Alla mia domanda sul fatto che ultimamente si parla tanto di CrossFit, ma che per molti sia solo una moda, uno sport praticato in modo sbagliato senza capirne i veri significati, Sara mi da ragione, spiegandomi che il crossfit è un insieme di tre discipline, ginnastica artistica, weightlifting e movimenti monostrutturali, e che ogni paese ha un approccio diverso a questo sport. Quando le chiedo quale paese secondo lei ha l’approccio migliore, lei mi racconta che da ex-tennista professionista, in paesi come America e Spagna standardizzano la programmazione aiutando quasi tutti a raggiungere buonissimi livelli.
Mi racconta che essere un’atleta di medio talento è sicuramente positivo, se invece nasci con una tua personalità forte e ben definita, rischi di “perderti” in questo gioco di omologazione. E sulla base di questa esperienza, lei studia ogni suo atleta, e offre ad ognuno la possibilità di esprimere il proprio talento personale, e ad ogni parola scopro sempre di più una donna, insegnante, atleta che si emoziona nell’incentivare le persone a tirar fuori il meglio di loro stesse.
Quando è più difficile per una donna fare questo lavoro? Non ti so rispondere. Dovrei provare prima la vita da uomo! Io comunque mi sono fatta da sola, forse solo ora ho trovato persone vicino molto valide a cui voglio anche bene.
La tua giornata tipo? Emozionarmi! Odio la routine.
Cosa mangia un’atleta come te? Ci sono delle regole che segui? Proteine, grassi “buoni” frutta e verdura.
Nonostante l’alimentazione che segui, una cosa a cui non puoi davvero rinunciare? Adoro il cioccolato fondente!
Qual è il tuo rituale di bellezza? Lo sport stesso è un rituale di bellezza. Ho un concetto più ampio di bellezza. L’arte per me è la sublimazione della bellezza. Mi sento la donna più bella del mondo quando dipingo.
La parte del tuo corpo che ami e quella che meno ti piace? Ho imparato negli anni a vivere i miei difetti come delle caratteristiche. Sono tratti che mi contraddistinguono. Ho sempre avuto questo ideale di bellezza femminile differente da come sono io, ma la cosa che posso dire di me è che non passo inosservata sicuramente!
Che consiglio daresti a chi vuole iniziare a fare CrossFit? Solo uno: iniziare con me!
E io che avevo giurato di non praticare più una lezione di Crossfit, ora non vedo l’ora di cominciare, perché le sue parole mi hanno confermato la forza di questa donna, mista ad un’umanità e profondità che raramente ho riscontrato in una donna.