Il 30 dicembre 1953 è una data a suo modo storica perché negli Stati Uniti viene messo in vendita il primo televisore a colori.
In Italia, però, si dovranno attendere ancora diversi anni prima di vedere la tv a colori: le trasmissioni, nel nostro Paese, iniziano soltanto a partire dal primo febbraio 1977.
Tv a colori in Italia
Nonostante la Rai fosse tecnicamente pronta dagli inizi degli anni Sessanta per trasmettere a colori e negli anni Settanta avesse già iniziato a fare qualche prova tecnica di trasmissione, motivi politici e lotte tra gli standard europei PAL e SECAM comportarono il ritardo nell’adozione del colore, facendo dell’Italia uno degli ultimi Paesi a trasmettere solo in bianco e nero.
Tv a colori negli Stati Uniti
Il primo televisore a colori venduto negli Stati Uniti negli anni Cinquanta ha comunque un prezzo piuttosto proibitivo, se lo si rapporta ai prezzi attuali: 1.175 dollari. L’apparecchio arriva in commercio a seguito di diversi anni di sperimentazioni che negli Usa iniziano a partire dagli anni Quaranta: al termine di queste, viene adottato lo standard di trasmissione NTSC (ossia National Television Systems Commitee) e infine, nel 1954, partono le trasmissioni regolari a colori.
Nonostante l’apparecchio televisivo arrivi soltanto nei primi anni Cinquanta, già a partire dal 1939 si adotta un metodo in base al quale gli allora futuri programmi televisivi a colori dovevano essere fruibili anche su televisori in bianco e nero mentre i programmi in bianco e nero dovevano essere fruibili anche su televisori a colore. Grazie all’adozione di questo metodo sarebbe stato possibile far coesistere vecchi e nuovi apparecchi televisivi.
Tv a colori: come funziona
Grazie all’introduzione della televisione a colori, le immagini trasmesse sono complete dell’informazione che riguarda anche il colore originale di ciò che viene mandato in onda. Tale tecnica prevede l’utilizzo di un segnale di luminanza che contiene, appunto, l’informazione sulla luminosità di ciascun punto dell’immagine e un segnale di crominanza, che invece contiene l’informazione sul colore. Tale tecnica non utilizza dunque la trasmissione basata sui tre colori fondamentali (blu, verde e rosso): la scelta di favorire l’altra tecnica viene spiegata grazie al fatto che essa permette di far risparmiare banda e di mantenere la compatibilità con le trasmissioni in bianco e nero nel periodo di transizione al colore.