Si tratta di un argomento davvero molto spinoso, perché richiede di fare riflessioni approfondite prima di mettere uno smartphone nelle mani di un bambino.
Da una parte, infatti, ci sono ragazzini sempre più legati al mondo della tecnologia e una tecnologia sempre più capillare e presente; dall’altra parte però, ci si chiede quando e se sia necessario mettere uno smartphone a disposizione di un bambino.
Smartphone per bambini: pro e contro
Partendo dal presupposto che ogni genitore dovrebbe valutare l’opportunità o meno di dare uno smartphone al proprio figlio – l’età media in cui ciò accade, di solito, è attorno ai dieci anni -, cerchiamo di capire quali potrebbero essere i pro e i contro di tale decisione.
Fra i pro ci sono senz’altro il fatto che il bambino può essere più facilmente rintracciabile e che lui stesso può essere facilitato nel ricevere aiuto, qualora ne abbia bisogno. I motivi a favore della scelta di dare uno smartphone al bambino sono dunque legati soprattutto ad una questione di sicurezza e di maggiore tranquillità. Molti bambini vanno a scuola da soli oppure escono con gli amichetti: possedendo un cellulare, il genitore si sente più sicuro perché sa, in teoria, che può rintracciare il bambino in ogni momento.
A questi pro legati alla sicurezza vi sono, però, non pochi contro: mettere uno smartphone nelle mani di un bambino significa infatti concedergli di avere uno strumento potenzialmente “pericoloso” se non utilizzato con la giusta maturità che spesso un bambino non è ancora “autorizzato” a possedere.
È un po’ il discorso che si faceva fino a qualche tempo fa quando si discuteva dell’opportunità o meno di lasciare i propri bambini soli davanti al pc, con il rischio che potessero essere agganciati da malintenzionati. Ma dare un cellulare ad un bambino significa anche mettergli a disposizione internet (se non ha un pacchetto dati da utilizzare potrebbe comunque sfruttare la rete wi-fi di casa o altrui), i social e tantissimi altri strumenti che un bambino dovrebbe saper utilizzare con la giusta coscienziosità.
Un ultimo aspetto da non sottovalutare poi, è che lo smartphone può diventare fonte di grande distrazione per il bambino che è comunque chiamato a svolgere i suoi doveri, soprattutto a scuola e nello studio. Per tutti questi motivi, dare uno smartphone ad un bambino può essere una scelta saggia ma solo se accompagnata da “assistenza” e supervisione di un adulto (che dovrà controllare l’uso che il bambino fa dello smartphone stesso). Va da sé che il bambino dovrà essere educato al corretto uso del telefono cellulare: gli dovranno essere imposte delle regole per il suo utilizzo e gli dovranno essere spiegati gli eventuali pericoli che l’uso sconsiderato dello stesso potrebbe generare. Lasciare uno smartphone ad un bambino e poi non impartirgli niente di tutto questo, potrebbe essere fortemente diseducativo e portare a conseguenze anche piuttosto spiacevoli.
Smartphone per bambini di 10 anni
Non si può comunque ignorare il fatto che il mercato degli smartphone abbia intuito il potenziale di una fascia di dispositivi dedicata ai bambini e che le aziende abbiano iniziato a produrre cellulari adatti proprio ai più piccoli. Che sia un bene o che sia un male, oggi i bambini iniziano ad usare lo smartphone quando sono ancora molto piccoli, i genitori lo mettono a disposizione dei figli e quindi le aziende produttrici cercano di creare soluzioni che possano essere un ottimo compromesso con sicurezza e affidabilità.
Qualche esempio di smartphone per bambini? Kurio Phone, uno smartphone Android che su Amazon costa circa 160 euro e che è stato pensato proprio per i più piccoli, con molte impostazioni per renderlo sicuro e segnale gps che consente ai genitori di sapere sempre dove si trova il proprio figlio. E poi c’è Mio Phone (prezzo sotto i cento euro) è un altro smartphone Android prodotto per bambini dai 6 ai 12 anni che si presenta non solo sicuro e tecnologico ma anche educativo. Infine si segnala Clemphone di Clementoni, creato in collaborazione con Tim.
Tariffe smartphone per bambini
Il mercato degli smartphone per bambini ha ovviamente attirato, di conseguenza, l’interesse di alcuni operatori telefonici, che hanno addirittura creato tariffe ad hoc per i più piccoli. Tim, ad esempio, ha messo a disposizione dei bambini la tariffa Tim Young Junior (ogni mese, per 8 euro, 60 minuti di chiamate verso tutti, chiamate illimitate verso un numero TIM, 500 MB al mese di Internet e 60 SMS verso tutti). Vodafone propone invece la tariffa Vodafone Junior (9 euro ogni 4 settimane per 500 MB di Internet, 100 minuti verso tutti, minuti illimitati verso due numeri Vodafone e 50 SMS inclusi). Wind ha poi pacchetti All Inclusive di vario prezzo all’interno dei quali si può scegliere il più adatto alle proprie esigenze. Tim e Vodafone offrono, inclusi nei piani pensati apposta per i bambini, anche strumenti di protezione bambino e di rete sicura.