A dieta con gusto
È il momento di una nuova Mystery Box, questa volta dietetica. Gli 8 concorrenti rimasti hanno dovuto dimostrare di saper cucinare mantenendo il miglior equilibrio tra sapore e calorie. Sono solo 800kcal quelle che possono usare senza però porre limiti alla creatività.
Per aiutarli in dispensa hanno una bilancia che sarebbe l’ideale in ogni supermercato: calcola le calorie degli alimenti al posto del prezzo.
I tre piatti migliori sono quelli di Cristina, con le “Tagliatelle integrali con ragù di mare e finta besciamella”; di Michele P. con “Ho un po’ di fame”, a base di pesce spada, pomodori, carciofi, capperi, menta…; e quello di Loredana, con “Gnocchetti di grano duro al pepe nero con cozze, vongole e pancetta piccante”.
Michele vince la sfida.
Food made in USA
La tradizione a stelle e strisce per l’Invention Test.
Ecco Joe Bastianich che orgogliosamente presenta :
– il gumbo della Louisiana, un’eredità dei coloni francesi, uno stufato con salsiccia gamberi e verdure che si serve don del riso bianco
– il chili con carne, classico piatto dei cowboy, un ragù con fagioli
– le crab cakes, tortine di granchio servite con maionese.
La parte più divertente?
Vedere i tre chef e giudici – Cracco, Barbieri e Cannavacciuolo – anche loro ai fornelli alle prese con la cucina americana e carichi di sfottò e scherzi per Bastianich.
Tra i concorrenti vince un piatto in cui “tutti gli ingredienti hanno trovato una voce in un equilibrio perfetto”… il gumbo di Michele G.
Ed è un altro gumbo che invece decreta il primo eliminato della puntata: l’architetto Gabriele.
Che è stato nelle cucine di MasterChef anche troppo viste le sue dubbie capacità culinarie.
I segreti del bollito misto perfetto
Ci spostiamo in un paesaggio stupendo nel cuore delle Langhe, in provincia di Cuneo, per conoscere un’antica e centenaria tradizione: il gran bollito misto alla piemontese, che richiede tagli di carne e tempi di cottura molto precisi. Giudicati dal Gran Consiglio della Confraternita del Bollito di Guarene e della Pera Madernassa, le due brigate hanno dovuto cuocere i 7 tagli di carne, le frattaglie, le verdure e preparare le salse tipiche.
O meglio ci hanno provato perché non sapevano neanche distinguere i tagli di carne uno dall’altro (i blu hanno messo in forno la testina di vitello al posto della lonza di maiale!) e soprattutto entrambe le squadre hanno messo a bollire tutto insieme, sia la carne che le frattaglie! Col risultato che nessuno è riuscito a cuocere il cotechino e la squadra rossa ha servito della carne al sangue…in un bollito. E poi vogliamo ancora parlare di aspiranti chef?!
Comunque la brigata capitanata da Michele è la meno peggio e vince la prova.
Salsa tonnata e panzerotti
Al Pressure Test ci sono Gloria, Cristina, Margherita e Michele P. in stand by dal round precedente.
Si comincia con un’altra specialità della cucina piemontese: il vitello tonnato da fare con il manzo bollito avanzato.
Gloria usa il cappello del prete (apposta? per sbaglio?) con una salsa tutta tonno, Cristina spreme un limone e mezzo nella salsa rendendola immangiabile e Margherita ha usato la lingua perché abbastanza morbida come il vitello…!
La meno peggio è Gloria.
Si salva anche Cristina con un’insalata di bollito.
Si sfidano all’ultimo panzerotto invece Margherita e Michele, il napoletano del gruppo.
Sorvoliamo sulla richiesta di Bastianich di fare il suo panzerotto preferito, ossia con ananas, bacon e mozzarella! Naturalmente Cannavacciuolo non gliela fa passare liscia.
Ma non accetta neanche che un napoletano non sappia cucinare la pasta di pane ed è quindi Michele a dire addio al sogno di diventare il 6 MasterChef d’Italia.
E ci avviamo così alla semifinale.
Stay tuned.