Archiviata la fashion week posso finalmente dedicarmi all’apprendimento di cose nuove sul ciclismo, una pietanza di cui sono assolutamente golosa. Era un po’ che volevo approfondire la mitologica creatura di Herne Hill. Un velodromo storico, che conta più di 120 anni di vita, a disposizione della popolazione londinese. Una struttura a tratti leggendaria perché pare che la sua offerta combaci perfettamente con tutti i desideri dei più disparati gruppi di ciclisti, urbani e non.

Ci sono iniziative per bambini, per disabili, gare appassionanti per amatori (donne, ragazzi o veterani che siano) attività “fuori pista” di ciclocross e tante situazioni che, come si vede dalla pagina Facebook del velodromo, coniugano lo spirito leggero che solo gli inglesi sanno esprimere nella loro spocchiosa attitudine, alla passione più autentica per lo sport praticato. Sono forse proprio loro, gli inglesi, gli ultimi eredi di un “mens sana in corpore sano” ormai dimenticato da noi latini.

“Scuola di posta” a Herne Hill, il velodromo urbano di Londra

E c’è anche spazio per le road bike, cioè per chi ha i freni, ovvero una bici da corsa “normale” e non necessariamente una scatto fisso. Tutto questo è possibile per una semplice ragione: Herne Hill non ha le curve paraboliche ripide come le montagne russe. Il Vigorelli ad esempio ha una pendenza massima di 42°. Questo significa che sotto i 30 Km/h scivoli inesorabilmente giù. E tenere una media intorno ai 35/40 Km/h sicuramente non è da tutti. Sicuramente non è per me. Al massimo al Vigorelli potrei ambire a fare qualche timorosa pedalata in una scatto fisso in prestito nell’anello più basso, quello che fanno fare anche ai bambini… va bene giusto per dire “io c’ero”, ma poi? Che noia frustrante non avere i coscioni di un Maspes che, estetica a parte, gli permettevano di volteggiare come una farfalla e pungere come un’ape (la celebre frase di Muhammad Ali è perfetta anche per lui).

Facce da Herne Hill

Quindi? Ecco la soluzione. Anche a Milano c’è una Herne Hill, ma non è il Vigorelli. È il Velodromo Parco Nord.
Qualche giorno fa, un po’ per curiosità e un po’ per trovare una conferma che già in cuor mio sentivo, ho cercato su Google Maps la visione satellitare di Herne Hill per poi confrontarne forma e ubicazione con il Velodromo Parco Nord. Sorpresona! Due gemelli separati alla nascita.

Anzi. Herne Hill dall’alto sembra un po’ noiosetto, con quella sua forma regolare, le curve ampie e rassicuranti e il rettilineo perfettino come un’autostrada. Mentre il Velodromo Parco Nord, con le sue curve più strette e lo slancio della forma leggermente ovoidale, appare decisamente più sexy, più nervoso e scattante. E poi c’è la variante con lieve salita. Dal rettilineo d’accesso si prende lo slancio e si sale quel tanto da non dover cambiare neppure la marcia, per poi approdare a due divertenti curve che, dopo un’ultima breve salita perfetta per scaldare i muscoli, porta a una piccola area di sosta corredata da panchine da cui si gode un bellissimo panorama sull’intera pista. Infine la discesa e il ricongiungimento con l’anello del velodromo alla curva opposta a quella da cui si era saliti.

Una pista così è proprio giusta per sfogarsi dopo una giornata di lavoro sedentario, senza rischiare di stirare qualche vecchietta sulle ciclabili cittadine.

Anelli a confronto: a destra Herne Hill e a sinistra il Velodromo Parco Nord

Sì perché correre nel velodromo significa anche questo. Almeno per me. Amare la velocità e la corsa non per forza deve tramutarti in un pirata, che si gioca la vita propria e quella degli altri. Correre è un’aspirazione sana, che fa bene al cuore. E si può praticare in sicurezza, sulla pista.

Così il Velodromo Parco Nord oggi concede quello che non è sempre ideale fare nel traffico urbano o sulle ciclabili che costeggiano gli sporadici giardinetti dove si concentrano i pochi bambini rimasti. Pochi, ma pronti a fiondarsi all’improvviso sotto le tue ruote.

Sempre confrontando le immagini satellitari dei due velodromi, mi viene spontaneo fare un altro esperimento. Ma quanto disterà la City da Herne Hill e quanto il Duomo dal Velodromo Parco Nord? 37 minuti vs 33… Vince il Parco Nord!

Entrambi sono poi immersi nel verde e, ho saputo dagli amici di dateciPista, gli angeli-volontari che custodiscono e gestiscono l’impianto milanese (e che l’hanno creato dal nulla), nel nostro parco l’aria è più pulita almeno del 15% rispetto alla città. Senza contare che solo per arrivare alla pista dal centro, si inizia già a respirare bene dalla ciclabile che da Piazzale Maciachini si snoda veloce fino a tuffarsi con un ponte di ferro e legno nella prima fettina del più grande parco metropolitano d’Europa. Mica bubbole!

A destra, la distanza dalla City a Herne Hill (37 minuti) e a sinistra il percorso che da Piazza Duomo consente di raggiungere, in soli 33 minuti, il Velodromo Parco Nord

Così prende sempre più forma l’idea che, temporaneamente in stand by il Velodromo Vigorelli, causa imminenti (si spera) lavori in corso per il recupero degli spalti e l’avvio di un auspicato dialogo tra Federazioni sportive (ciclismo e football americano), il Velodromo Parco Nord possa crescere nella prospettiva di una Herne Hill milanese. Del resto con la Brexit pare che anche la finanza sia interessata a spostarsi dalle parti della Madonnina…

Il Vigorelli sarà una sorta di nume tutelare a cui rivolgere gli occhi per ora solo per sognare, o meglio, per ricordare i fasti della storia del ciclismo su pista, ma nell’attesa, i ciclisti reali, e non solo gli esperti della scatto fisso, potranno realmente allenarsi a Velodromo Parco Nord proprio come accade a Herne Hill. E non è detto che non sia poi questo impianto, nato grazie all’impegno di un gruppo di appassionati, il vero modello da seguire: un velodromo in ogni parco, un velodromo nelle aree dismesse e da recuperare della città. Perché no?

Il Velodromo Parco Nord immerso nel verde

Intanto attraverso la pagina Facebook di Vigorelli Cycling Center, nata per incentivare il recupero del Vigorelli e promuovere le iniziative e le attività del Velodromo Parco Nord, gli organizzatori aspettano consigli, proposte e idee da attuare nell’impianto immerso nel parco, a un passo dalla Cascina, dove il grande prato della corte può ospitare centinaia di ciclisti.

Stay tuned! Presto il programma della stagione del Velodromo Parco Nord, Herne Hill milanese, verrà divulgato!

 

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