Sabato 22 aprile è l’80° compleanno di uno degli attori più straordinari della storia del cinema: Jack Nicholson. Uno sguardo unico e una mimica facciale capace di toccare tutte le emozioni possibili.
Ripugnante, profondo, divertente, spietato. Jack Nicholson ha scritto pagine indelebili di cinema attraverso le sue interpretazioni. Per festeggiarlo, ne abbiamo selezionate dieci.
Easy Rider
Dopo gli inizi “gotici” e western, il primo successo di Jack Nicholson al cinema arriva nel 1969 con Easy Rider, un film-manifesto per quegli anni. Diretto da Dennis Hopper, la sua interpretazione di George Hanson, un avvocato alcolizzato in cerca di emozioni forti (indimenticabile il suo strampalato discorso sui Venusiani) ottenne una nomination all’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista e “oscurò” la star del film, Peter Fonda.
Cinque Pezzi Facili
Un solo anno dopo, ecco la seconda candidatura, questa volta da protagonista, per il bellissimo Cinque Pezzi Facili di Bob Rafelson. Il suo personaggio, Bobby, inquieto e intrappolato dalla vita, è una di quelle prove d’attore che restano dentro.
Chinatown
La terza nomination all’Oscar per Jack Nicholson arrivò per il celeberrimo Chinatown di Roman Polanski, nel 1974. Il film, un giallo hard-boyled ambientato nel 1937, vede Nicholson vestire i panni dell’investigatore Jake “J.J.” Gittes. Carisma, humour e stile. Un personaggio che lo stesso attore vorrà poi ripresentare nel sequel (da lui diretto), Il Grande Inganno.
Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo
E Oscar fu! La statuetta arriva per Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo, capolavoro di Milos Forman girato nel 1975 tratto dall’omonimo romanzo di Ken Kesey. Il personaggio di McMurphy, un tipo un po’ agitato ma per niente pazzo finito in un manicomio-carcere, è indimenticabile e la prova di Jack Nicholson è semplicemente monumentale.
Shining
Ad accorgersi delle sue qualità interpretative è stato il Maestro assoluto del cinema, Stanley Kubrick. Il regista lo volle per l’horror-parapsicologico Shining, tra i capolavori cult del genere. Jack Torrence è stato forse il suo personaggio più celebre, grazie a sequenze mozzafiato entrate ormai nell’immaginario collettivo (“Wendy! Sono a casa!”). Il suo volto questa volta è davvero il volto della follia, una follia omicida.
Le Streghe di Eastwick
Trent’anni fa usciva Le Streghe di Eastwick di George Miller, un film che oscilla tra la commedia e il fantastico e con Nicholson che diventa niente meno che il Diavolo. Anche qui mette in mostra tutta la sua potenza. Smorfie, sorrisi e momenti furiosi che fanno impazzire le tre donne del cast, Cher, Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer.
Batman
Nel 1990 ecco un’altra prova memorabile, quella del joker nel Batman di Tim Burton. Perfettamente a suo agio a vestire i panni del cattivo, Jack con il Joker dà libero sfogo a tutta la sua espressività dirompente, anche aiutato dal trucco. Chi segue la trama e tifa Batman lo odia per tutto il tempo, i suoi fan invece qui lo amano come non mai.
Qualcosa è Cambiato
Nuovamente da Oscar è la sua insuperabile interpretazione in Qualcosa è Cambiato di James L. Brooks, un film meraviglioso. Melvin, uno scrittore misantropo (lontano parente di Torrence…), che con tutte le sue ossessioni e ritualità riesce sempre a farsi malvolere da tutti. Quando metterà in discussione se stesso iniziando a liberare i suoi sentimenti verso una donna (Helen Hunt, anche lei da Oscar), la sua vita cambierà.
A Proposito di Schmidt
Ennesima recitazione superba ed ennesima nomination ad un Oscar che avrebbe certamente meritato. A Proposito di Schmidt di Alexander Payne è la sua definitiva prova di maturità. Anche qui indossa volentieri i panni di un uomo rimasto in pensione e improvvisamente vedovo. Viaggerà dalla figlia, in una pellicola che mescola satira e commedia. Il finale del film è da brividi: lo vediamo commuoversi e le sue lacrime chiamano le nostre.
The Departed
L’ultima strabiliante prova della sua lunga carriera non può che essere quella del boss Costello nel The Departed di Martin Scorsese. Ancora una volta nella parte di un cattivo, incarna tutte le qualità affascinanti e allo stesso tempo deplorevoli di un padrino della mafia: magnifico.