Dalla corrente New Age nasce il concetto pseudoscientifico dei bambini indaco. Bambini speciali che sarebbero dotati di capacità speciali o addirittura soprannaturali.
Il fenomeno nato e descritto già negli anni sessanta, ha avuto la sua prima pubblicazione in merito nei primi anni ottanta per mano di Nancy Ann Tappe. La scrittrice, che si occupa principalmente del concetto New Age dell’aura; descrive come, a suo parere dagli anni sessanta, notasse una crescente presenza di bambini con un’aura color indaco. Le stesse idee furono rispese, vent’anni dopo, da dal sensitivo e Lee Carroll e da sua moglie Jan Tober che nel 1999 pubblicarono il libro “The Indigo Children: The New Kids Have Arrived” (I bambini indaco: i nuovi bimbi sono arrivati). Questo testo entra maggiormente nello specifico descivendo, secondo gli autori, le principali caratteristiche dei così detti bambini indaco cercando di aiutare i genitori a riconoscerli.
Il preludio di un mondo migliore
Tutti gli autori sono assolutamente d’accordo su una cosa: l’avvento i bambini indaco farebbe parte di un processo di evoluzione dell’umanità. Sono coloro che, secondo la cultura New Age, costruirebbero un mondo senza inquinamento e senza guerre. Le principali caratteristiche descritte sono grande empatia, curiosità, forza di volontà e una spiccata inclinazione spirituale. Ma ancora i bambini indaco vengono descritti come particolarmente intelligenti, intuitivi e insofferenti nei confronti dell’autorità. In realtà, in pratica, hanno descritto tutti i bambini, nessuno escluso.
My opinion…
La mia opinione? Vero, vero io non sono molto New Age ma non credo si abbia bisogno di seguire questa filosofia per educare bambini indaco. Se consideriamo New Age educare i nostri figli alla spiritualità, al rispetto per il mondo che ci ospita, alla natura, alla comunicazione piuttosto che allo scontro… Bhè allora sono New Age anche io. Non credo sia possibile, neanche per un momento, non pensare che i nostri piccoli siano il futuro. La speranza di questo mondo. Educare i figli a volere un mondo migliore, senza guerre, senza terrorismo, senza odio, povertà, fame e terrore credo sia compito di ogni genitore al mondo e più siamo meglio è. Perchè il futuro è il loro e ogni mamma del mondo, penso, vorrebbe un mondo migliore in cui vivere.